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Wall Street in equilibrio precario, passo indietro dopo il lavoro

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Mentre si avvicinano al traguardo di meta’ seduta gli indici azionari Usa sono indecisi sulla strada da percorrere. Gli investitori sono poco ispirati, con la delusione per i dati sul lavoro che ha di fatto vanificato i rialzi visti nel preborsa.

Tuttavia la rinnovata debolezza del dollaro ha offerto una sorta di cuscinetto ai listini, che resistono sulla linea di parita’. Al momento il biglietto verde scambia in calo dello 0.2% con euro, ai massimi di otto mesi, e yen, ai livelli piu’ alti di 15 anni, che si stanno rafforzando. Il franco svizzero ha toccato il picco assoluto: al momento la valuta americana vale 0.9621 franchi

Tra i singoli titoli, le blue chip General Electric e Alcoa si distinguono in positivo, mentre AT&T e Bank of America sono particolarmente prese di mira. L’indice di volatilita’ Vix, che misura la paura che aleggia sui mercati, registra un progresso portandosi sopra quota 21. Monsanto fa un bel balzo dopo che il colosso chimico ha alzato l’outlook sui profitti.

A livello settoriale, meta’ dei gruppi scambiati sul mercato americano scambia in positivo, tra cui ciclici, industriali, energetici e materiali di base, mentre telecomunicazioni e beni al consumo discrezionale cedono il passo.

Nel frattempo gli acquisti di Treasury hanno spinto i rendimenti ai minimi sia sul 2 anni, che sul 3, 5 e 7. Lo yield sul decennale e’ ai minimi da gennaio 2009 a quota 2.380%. La curva dei rendimenti si appiattisce sotto l’area 200.

Le cifre annunciate dall’ADP hanno demoralizzato gli investitori all’indomani di una seduta che ha visto il mercato chiudere sui massimi di maggio e il Dow avvicinarsi a quota 11000. Il report sul settore privato ha dato un segnale negativo in vista del rapporto occupazionale governativo mensile, il cui risultato verra’ annunciato venerdi’. Gli economisti di Royal Bank of Scotland hanno sottolineato pero’ che da novembre 2009 le cifre del mercoledi’ hanno costantemente fatto peggio del dato ufficiale federale, con il divario che e’ stato in media di circa 90000. Qualsiasi numero sopra lo zero avrebbe pertanto fatto contento il mercato. Le cifre hanno invece evidenziato un calo di 39000 posti.

In ambito societario gli utili di Costco Wholesale sono risultati superiori alle previsioni: l’EPS e’ stato pari a 97 centisimi di dollaro nel quarto trimestre fiscale, contro i 95 cents previsti in media dagli analisti. Tuttavia i titoli perdono terreno nel preborsa. La stagione delle trimestrali entrera’ nel vivo domani, con gli utili di Alcoa.

Le attese sul fronte dei profitti per le blue chip sono abbastanza alte, percio’ la reazione del mercato e’ probabile che sia piu’ violenta nel caso di brutte notizie, esattamente il contrario di quello che si prevede succeda nel caso dell’occupazione. In settembre le aziende americane hanno apportato tagli al personale in numero pari al 44% sotto i livelli di un anno fa, ma in rialzo del 7% su base mensile.

Sul fronte M&A, Johnson & Johnson ha acquistato la quota che le mancava (82%) dell’azienda biofarmaceutica Crucell per 1.75 miliardi di euro ($2.42 miliardi). Intanto l’Irlanda perde il rating sul credito di AA-, con Fitch che lo ha abbassato ad A+.