Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni i futures Usa viaggiano sopra i livelli di parita’, (vedi quotazioni a fondo pagina), preannunciando una partenza con il segno piu’.
A tenere banco sono, ancora una volta, le banche centrali. Se la decisione di quella giapponese (che martedi’ ha ridotto il costo del denaro allo zero) aveva sorpreso, quelle odierne di Bank of England e Bce hanno centrato le attese. Entrambe hanno confermato l’attuale livello del costo del denaro, rispettivamente allo 0.5% e 1%. Focus sulle parole del numero uno dell’Eurotower Trichet: un mercato dei cambi troppo volatile mette a repentaglio la stabilita’.
Il dollaro nel frattempo continua a indebolirsi, lasciando sempre piu’ operatori nella convinzione che il 3 novembre prossimo la Federal Reserve annuncera’ l’adozione di un nuovo allentamento monetario.
Sul fronte societario oggi inizia ufficialmente la stagione delle trimestrali con il colosso dell’alluminio Alcoa, i cui conti sono attesi a mercati chiusi.
L’agenda macro oggi include le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, risultate in calocontro attese per un aumento. Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna novembre salgono dello 0.54% a quota $83.68 il barile. Il derivato con scadenza dicembre dell’oro segna +0.97% a $13460.80 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro avanza dello 0.40% a quota $1.3985.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 scambia in progresso dello 0.56% a quota 1163.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 avanza di 11.50 punti a 2016.50 (+0.57%).
Il contratto sull’indice Dow Jones registra un +56 punti a quota 10967 (+0.56%).