(Teleborsa) – Piazza Affari conclude la seduta in frazionale ribasso. Oggi la giornata per gli investitori milanesi è stata improntata all’insegna della cautela, in attesa dei verbali dell’ultimo Federal Open Market Committee, che verranno pubblicati in serata. Le Minutes della riunione della FED dello scorso 21 settembre serviranno agli operatori per carpire gli orientamenti futuri della banca centrale statunitense, mentre si fanno sempre più insistenti voci di nuove misure di stimolo all’economia, dopo il deludente dato di venerdì, scorso sul mercato del lavoro a stelle e strisce. Prosegue intanto la stagione delle trimestrali americane, avviata come di consueto con i conti di Alcoa. Stasera toccherà al gigante Intel diffondere i conti. Anche le altre borse europee chiudono sotto la linea di parità, mentre nutrono gli stessi dubbi sulle mosse della Federal Reserve. Sugli altri mercati, l’euro si indebolisce nei confronti del dollaro che recupera terreno sul mercato dei cambi, spingendo al ribasso la moneta di Eurolandia. In calo anche il prezzo del petrolio, per il secondo giorno consecutivo, con le quotazioni che scendono sotto gli 81,67 dollari al barile. Debole anche l’oro a 1.346 dollari l’oncia. Tra gli indici milanesi, il Ftse All-Share chiude in flessione dello 0,47% a 21.349,3 punti mentre il Ftse Mib cede lo 0,425 a 20.750 punti. In retromarcia anche il Ftse Mid Cap e il Ftse Star. Prevale la lettera sul principale paniere. Banche in rosso guidate al ribasso dal Banco Popolare. Tra gli altri finanziari, in controntrendenza Unipol che mostra freccia verde. Sul titolo c’è un ritorno di interesse degli investitori. Le azioni di Unipol da Ottobre 2009 ha percorso una discesa più delineata rispetto agli altri titoli del comparto, che invece hanno mostrato più tenuta in termini di forza relativa. Freccia verde anche per Intesa San Paolo che insieme a Assicurazioni Generali, Camfin, Edizione, Massimo Moratti, Mediobanca e UniCredit hanno firmato oggi una scrittura privata che prevede l’impegno a sottoscrivere un patto parasociale. Fiat chiude in cima la principale listino. Il titolo del Lingotto prosegue il trend rialzista delle ultime sedute. Sulla scia di Fiat anche Exor che mostra un timido rialzo. Frazionali rialzi per Lottomatica. la società poco fa ha comunicato che che la controllata GTECH Corporation, abbia firmato un’estensione contrattuale della durata di quattro anni con Florida Lottery, grazie alla quale continuerà a fornire tecnologia per la lotteria online e servizi di assistenza continuativa, oltre a nuove macchine per la vendita di lotterie istantanee (ITVM). L’estensione del contratto, si legge in una nota, decorrerà dal 28 marzo 2011 e si prevede che generi per GTECH ricavi complessivi tra i 135 e i 145 milioni di dollari. A due colori i petroliferi con Eni che è la peggiore del listino. Il titolo fa peggio dell’ intero settore oil europeo che scivola di poco più di un punto percentuale. In timido rialzo Saipem, Tenaris fa meglio con i suoi guadagni frazionali. Sul completo, realizzi su Premafin dopo il recente rally sostenuto dall’aumento della partecipazione di Bollorè. Chiude debole SAT, dopo una fiammata sulla notizia che SAT e Ryanair hanno siglato un nuovo accordo che conferma Pisa come base Ryanair fino al 2016 il titolo chiude sotto la parità.
Iscriviti alla Newsletter per rimanere sempre aggiornato sul mondo dei mercati, dell'economia e della consulenza finanziaria.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Entra nel vivo la campagna elettorale per le Presidenziali Usa. In attesa del faccia a faccia Harris-Trump, in calendario il 10 settembre, l’ex presidente affina il suo piano economico per contrastare la candidata dem. E tira fuori l’idea di coinvolgere il patron di Tesla nel nuovo governo, qualora dovesse vincere le elezioni.
L’industria dell’auto, tradizionale motore dell’economia tedesca, rischia di mandare in rosso il Pil della ex locomotiva europea. Una situazione del tutto insolita, che ha diverse cause. Che cosa sta succedendo
Stretta in arrivo sulle esportazioni e sulle importazioni di valuta in qualsiasi forma sopra i 10mila euro.