(Teleborsa) – Per quasi un italiano su quattro (23 per cento) il cibo italiano dal campo alla tavola vale almeno il doppio, nonostante il momento di crisi economica. E’ quanto emerge dalla presentazione dei risultati della prima indagine che studia il contributo del Made in Italy alla ripresa economica, realizzata da Coldiretti-Swg a ottobre 2010 e presentata nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione organizzato dalla Coldiretti a Villa d’Este di Cernobbio. Il valore superiore attribuito dagli italiani agli alimenti, realizzato con prodotti coltivati o allevati interamente in Italia, è eccezionale con due italiani su tre (65 per cento) che ritengono valga dal 10 per cento in su. La fiducia nel Made in Italy rispetto al prodotto straniero è del 91 per cento per gli alimenti, del 66 per cento per i vestiti, del 55 per cento nei mobili, del 49 per cento per la cosmetica, del 39 per gli utensili, del 26 per auto e motorini e del 18 per l’elettronica e cresce nel 2010 in tutti i settori. La superiorità del Made in Italy alimentare è attribuita al rispetto di leggi più severe, alla bontà e freschezza e alla garanzia di maggiori controlli. L’attenzione all’origine del prodotto è evidenziata dal fatto che – sottolinea la Coldiretti – ben il 97 per cento degli italiani ritiene che dovrebbe essere sempre indicato il luogo di allevamento o coltivazione dei prodotti contenuti negli alimenti. Secondo il presidente della Coldiretti Sergio Marini si tratta di un riconoscimento dell’impegno degli imprenditori italiani nel garantire la leadership qualitativa nella produzione agricola. Il modello agricolo italiano è vincente nel mondo dove ha conquistato primati nella qualità , tipicità e nella salubrità delle produzioni, ma anche – precisa Marini – nel valore aggiunto per ettaro di terreno, ovvero la ricchezza netta prodotta per unità di superficie dall’agricoltura italiana, che è oltre il triplo di quella Usa, doppia di quella inglese, e superiore del 70 per cento di quelle di Francia e Spagna. Le produzioni italiane hanno poi il primato della sanità e della sicurezza alimentare, con un record del 99 per cento di campioni regolari di frutta, verdura, vino e olio, con residui chimici al di sotto dei limiti di legge. Nel nostro Paese si trova un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio dell’Unione, superando il milione di ettari. L’agricoltura italiana vanta inoltre la leadership nei prodotti tipici con 210 prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall’Unione Europea, senza contare le 4511 specialità tradizionali censite dalle regioni. Ma il Made in Italy a tavola è anche – conclude Coldiretti – l’emblema nel mondo della dieta mediterranea, modello nutrizionale ormai universalmente riconosciuto fondamentale ai fini del mantenimento di una buona salute e che si fonda su una alimentazione basata su prodotti locali, stagionali, freschi di cui l’Italia è particolarmente ricca.
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