(Teleborsa) – A metà ottobre una delegazione italiana di costruttori di macchine tessili sarà in Uzbekistan e Turkmenistan. La missione istituzionale, organizzata da ACIMIT (Associazione Costruttori Italiani di Macchinario per l’Industria Tessile) e dall’ICE (Istituto Nazionale per il Commercio Estero), ha in agenda una serie di incontri istituzionali e commerciali ad Ashgabat, capitale del Turkmenistan, e a Tashkent in Uzbekistan, dove si terrà anche un seminario tecnologico, seguito da incontri bilaterali. “A seguito della crisi che ha caratterizzato questi ultimi anni, il settore meccanotessile è in cerca di nuovi equilibri geografici, afferma Sandro Salmoiraghi, Presidente di ACIMIT, a capo della delegazione. Cina, India Turchia e Brasile saranno anche in futuro i Paesi con la maggiore capacità di assorbire le macchine tessili prodotte. Tuttavia, occorre guardarsi intorno alla ricerca di nuove opportunità di business, in mercati dove le stesse aziende tessili di grandi Paesi produttori si stanno indirizzando”. L’Uzbekistan ha tradizioni secolari nella lavorazione delle materie prime. E’ il sesto produttore mondiale di cotone. Ha avviato da qualche anno una profonda ristrutturazione del proprio settore tessile per la trasformazione in loco della materia prima, costruendo complessi industriali, anche grazie all’apporto di capitali esteri. L’export italiano di macchine tessili nel 2009 è stato pari a 4,2 milioni di euro. Il Turkmenistan, a sua volta, si sta attrezzando per competere sui mercati internazionali con le sue aziende tessili ed è in cerca di partnership con i principali fornitori mondiali di tecnologia tessile. Ne è testimonianza il fatto che nel 2009, nonostante la crisi economica, le esportazioni italiane di macchinario tessile verso il Paese hanno raggiunto i 36 milioni di euro rispetto ai circa 2 milioni di euro dell’anno precedente, diventando così il sesto mercato di sbocco per i costruttori italiani del settore.