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Il segnale e’ Buy. Motivo: crolla l’indice di popolarita’ del gufo Nouriel Roubini

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L’indice di popolarita’ di mercato che porta il nome del noto economista Nouriel Roubini e’ uno degli indicatori di borsa principali e piu’ affidabili: e’ infatti in grado di misurare il polso del mercato in maniera attendibile, se intepretato in modo “contrarian”. Puo’ essere utilizzato dagli investitori per fare profitti, ad esempio scommettendo su un rialzo dell’S&P quando il nome di Roubini – noto come mr. Doom, e cioe’ gufo – e’ tra i piu’ cercati su Google. Finora ha funzionato tre volte su cinque e in un contesto di elevata incertezza come quello attuale e’ meglio fare affidamento sulle poche certezze. E il Roubini Sentiment Index e’ una di queste.

L’indicatore da’ una misura del grado di popolarita’ del momento dell’economista sulle pagine del motore di ricerca Google. Nel periodo che e’ andato dal 2007 al 2010, al balzo dell’indice ha corrisposto un ribasso medio dell’1.6% della borsa americana nelle tre settimane successive.

Ma se un incremento della popolarita’ del “gufo” implica che gli operatori stanno diventando sempre piu’ timorosi, allora un ampio calo come quello che stiamo vedendo ultimamente deve allo stesso modo essere interpretato come un segnale di Buy. I risultati ottenuti mostrano che e’ proprio cosi’.

Quando la popolarita’ di Roubini scende sotto quota 80% della sua media mobile a otto settimane, l’S&P 500 indice finisce per registrare un incremento dell’1.5% nelle tre settimane seguenti. L’indicatore in questo senso non ha mai tradito le aspettative nel 62% dei casi. La sua popolarita’ e’ in calo del 40% dai picchi del 22 agosto (proprio quando il pessimismo sulle prospettive di mercato era ai massimi dell’anno e il paniere allargato si trovava in area 1050).

L’andamento recente dell’indice non fa che rafforzare l’ipotesi secondo cui tra la popolarita’ di Roubini e l’andamento del mercato esiste un rapporto inversamente proporzionale. Venendo ai giorni nostri si nota infatti che il 10 ottobre la popolarita’ e’ scesa sotto la media mobile a 8 settimane. E’ un segnale estremamente rialzista, che mostra quanto l’ottimismo sia alto nelle sale operative circa la performance del mercato azionario, per cui e’ visto un incremento dell’1.5% di media nelle prossime tre settimane.