Quando manca un’ora e mezzo all’avvio delle contrattazioni i futures Usa viaggiano sopra i livelli di parita’, (vedi quotazioni a fondo pagina), preannunciando una partenza positiva.
Gli operatori sembrano salutare con cauto ottimismo il G20 che si e’ svolto in Corea del Sud. Per quanto riguarda la “guerra delle valute” e’ stato raggiunto un accordo per evitare svalutazioni delle monete volte a sostenere le esportazioni dei singoli paesi. La palla ora passa al G20 di Seul del prossimo 11 e 12 novembre. Sul fronte dell’Fmi, concessa una maggiore autorità ai paesi in via di sviluppo: Cina e India si aggiudicano due delle 24 poltrone che costituiscono l’executive Board del Fondo. Pechino diventa cosi’ il terzo paese piu’ importante nel vertice dell’Fmi dietro a Usa e Giappone.
I fari si spostano al discorso di Ben Bernanke, presidente della Fed, da cui potrebbe emergere qualche indicazione in vista del meeting del prossimo 3 novembre.
L’agenda macro prevede il dato sulle vendite di case esistenti, relative al mese di settembre.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, i futures sul petrolio con consegna novembre guadagnano lo 0.49% a quota $82.09 il barile. Il derivato con scadenza dicembre dell’oro segna un +1.37% a $1343.80 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro avanza dello 0.55% a quota $1.4031. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale si attesta al 2.53%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 scambia in rialzo di 7.70 punti (+0.65%) a quota 1188.20.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in progresso di 10.5 punti (+0.50%) in area 2114.50.
Il contratto sull’indice Dow Jones avanza di 56 punti a quota 11146 (+0.50%).