(Teleborsa) – Tutti positivi in chiusura i principali indici della borsa più grande del mondo, in una sessione dominata da una certa euforia per l’esito delle elezioni del mid-term e della riunione del Fomc, iniziata proprio ieri sera. Tutto da copione per quanto riguarda l’esito delle elezioni: ai Repubblicani è andata la Camera, mentre il Senato resta ai democratici anche se l’opposizione ha fatto qualche passo in avanti. Dunque il partito del Presidente Barack Obama mantiene la maggioranza, anche se non ampia come sperato. Tra l’altro Obama dovrà ora fare i conti con il cosiddetto Tea Party, un movimento sempre più agguerrito in difesa della classe media. Sale invece l’attesa per l’esito del Fomc, che questa sera deciderà in materia di tassi e, soprattutto, di quantitative easing. Gli analisti scommettono su un programma di acquisto di bond da 100 mln di dollari al mese per circa sei mesi. Il Dow Jones ha terminato con un guadagno dello 0,58% a 11.188 punti, l’S&P500 dello 0,78% a 1.193 punti, il Nasdaq dell’1,14% a 2.533 punti.
Iscriviti alla Newsletter per rimanere sempre aggiornato sul mondo dei mercati, dell'economia e della consulenza finanziaria.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Entra nel vivo la campagna elettorale per le Presidenziali Usa. In attesa del faccia a faccia Harris-Trump, in calendario il 10 settembre, l’ex presidente affina il suo piano economico per contrastare la candidata dem. E tira fuori l’idea di coinvolgere il patron di Tesla nel nuovo governo, qualora dovesse vincere le elezioni.
L’industria dell’auto, tradizionale motore dell’economia tedesca, rischia di mandare in rosso il Pil della ex locomotiva europea. Una situazione del tutto insolita, che ha diverse cause. Che cosa sta succedendo
Stretta in arrivo sulle esportazioni e sulle importazioni di valuta in qualsiasi forma sopra i 10mila euro.