(Teleborsa) – Passato un minuto dalla mezzanotte di venerdì 5 novembre sarà possibile stappare la produzione di oltre 8 milioni di bottiglie di novello realizzata in Italia nel 2010 e in vendita in negozi, ristoranti, enoteche, winebar e vinerie per essere consumate entro i prossimi sei mesi, termine ultimo consigliato perché il primo vino dell’annata ad essere imbottigliato mantenga inalterate le proprie caratteristiche. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che la produzione Made in Italy arriva con quasi due settimane di anticipo rispetto al concorrente Beaujolais nouveau francese che si potrà assaggiare solo a partire dal terzo giovedì di novembre (il 18). Con il novello si iniziano a stappare le prime bottiglie della nuova annata, che – sottolinea la Coldiretti – si prevede in linea con quella precedente con una produzione attorno ai 45 milioni di ettolitri, ma lungo lo stivale la vendemmia non è ancora finita nei vigneti più alti delle uve Nebbiolo in Valtellina, per le uve Aglianico per Taurasi in Campania e del Nerello Mascalese nella zona dell’Etna in Sicilia. La produzione di novello sarà piu’ contenuta rispetto allo scorso anno, con una diminuzione di circa il 10 per cento, i prezzi di vendita del novello Made in Italy sono stabili – sottolinea la Coldiretti -, con una media di 5 euro a bottiglia. Il fatturato del vino novello è di circa 40 milioni di euro ed è realizzato da oltre duecento produttori con oltre un terzo del totale delle bottiglie che esce dalle cantine del Veneto che insieme al Trentino copre quasi la metà della produzione nazionale, mentre a seguire si posizionano la Toscana, la Sardegna, l’Emilia Romagna e la Puglia.
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