(Teleborsa) – L’Italia è poco competitiva e incapace di crescere in modo sostenuto. E’ quanto sottolinea il Governatore della Banca di Italia, nel suo intervento presso l’Università di Ancona. “Abbiamo subito una evidente perdita di competitività rispetto ai nostri principali partner europei.” Il rischio è di “trovarci di fronte a un bivio” tra la stagnazione e la crescita. Ha detto Draghi aggiungendo poi che “la difficoltà dell’economia italiana di crescere e di creare reddito non deve smettere di preoccuparci.” Tra i problemi che afliggono il Paese e che determinano la scarsa competitività dell’economia italiana, il Governatore della Banca di Italia, mette il dito nella piaga del mercato del lavoro. “Senza la stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari, si hanno effetti negativi sulla produttività. Ha detto il governatore di Bankitalia. Nel Bel Paese “rimane diffusa l’occupazione irregolare stimata dall’Istat in circa il 12% del totale dell’unità di lavoro”. Il governatore della Banca d’Italia lancia un nuovo allarme all’Italia sottolineando la necessità di guardare al futuro ed è appunto ai giovani che Draghi si rivolge per tornare a ragionare intorno alle strategie di sviluppo, a immaginare quali direzioni di progresso il nostro paese possa prendere. Con tutto il fascino e la scomodità che questo impegno comporta”.
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