La notizia relativa al miglioramento del clima di fiducia della finanza in Germania, misurato dall’indice Zew, non ha alcuna presa sugli indici europei. La parola d’ordine rimane infatti vendere, in attesa di capire meglio come si evolverà il problema dell’Irlanda, e non solo.
La tensione è dimostrata dal continuo rialzo dei cds utilizzati per tutelarsi dal rischio di default di questi paesi, ma anche dal trend dei rendimenti dei titoli di stato della Spagna e della Grecia .
Nel pomeriggio si terrà la riunione dei 16 ministri finanziari dell’Ue a Bruxelles, per affrontare il caso dell’Irlanda. Spaventa nel frattempo la dichiarazione del presidente dell’Unione europea Herman Van Rompuy, che ha detto senza mezzi termini che a rischio è la sopravvivenza stessa dell’Ue .
Nessun conforto arriva dall’andamento dei futures americani, che scontano l’incertezza globale attaccati anch’essi dalle vendite. Prima della pubblicazione di alcuni dati macroeconomici Usa , i future sul Dow Jones perdono 87 punti, quelli sul Nasdaq scendono di 19,75 punti e quelli sullo S&P 500 fanno -8,30%.
Sul fronte valutario, l’euro recupera a New York a 1,3595 dollari, salendo anche sullo yen a quota 113,21. Il biglietto verde è invece in rialzo sullo yen a 83,26.
Sui mercati delle commodities, il petrolio quotato sul Nymex cala di 1,19 dollari a 83,67 dollari al barile, mentre l’oro cede più di 10 dollari a 1.358,10 dollari l’oncia.
Nel frattempo l’Europa incrementa le perdite: Francoforte cede lo 0,79% (meno comunque rispetto alle altre borse), Londra arretra dell’1,47% e Parigi dell’1,58%. Male anche Amsterdam (-1,16%) e Bruxelles (-0,90%). A livello settoriale, le vendite si abbattono soprattutto sui settori di banche e materie prime, mentre i tecnologici trovano uno spunto positivo dai conti di Infineon.
Alessandro Frigerio, di RMJ Sgr, afferma che oggi si guarda, tra le altre cose, anche alla “performance dell’azionario cinese, che continua a perdere scontando l’arrivo di nuove manovre restrittive da parte delle autorità di politica monetaria”. La Borsa di Shanghai ha archiviato infatti la seduta con una flessione del 4%, cedendo di fatto nel giro di quattro giorni il 10% del suo valore.
Negativa anche Piazza Affari, che torna a incrementare i ribassi, scendendo dell’1,25%. Sotto i riflettori spiccano gli smobilizzi sulle perdite delle banche, in particolare di Banco Popolare, che cede più del 5%. Molto male anche Mediaset (-3,46%) e Geox (-5,27%). Lottomatica arriva poi a scivolare più del 6% dopo i conti che hanno deluso il mercato.
Bene invece Fiat (+3,93%), nonostante i brutti dati sulle immatricolazioni in Europa: il mercato in questo caso guarda alla possibilità di uno sbarco in borsa di Ferrari e snobba i brutti dati sulle immatricolazioni in Europa . In crescita anche Exor, che fa +4,35%.