(Teleborsa) – “La Banca centrale europea potrebbe decidere un rialzo dei tassi di interesse, prima di terminare il ritiro delle misure non convenzionali”. Lo ha detto il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, che ha messo in guardia “contro il pericolo che le misure prese durante la crisi possano trasformarsi in dipendenza”. Al numero uno della Bce, ha fatto eco Axel Weber, che accelera sui tempi di ritiro delle misure exit strategy. Il membro del Board dell’Istituto centrale europeo e Presidente della Bundesbank, ha affermato che, trattandosi di una misura anti-crisi, è “transitoria” e pertanto non bisogna attendere troppo per terminarla. Tutto ciò è accaduto in una settimana in cui l’attenzione è tornata nuovamente a concentrarsi sulla crisi finanziaria dell’Irlanda. Oltre alla decisione di Pechino di alzare nuovamente i requisiti obbligatori di riserva delle banche per tentare di frenare l’inflazione galoppante. Il mercato obbligazionario europeo ha inserito così la retromarcia come se avesse perso l’appeal di asset rifugio, in un clima di persistente incertezza. Il principale Gov’s europeo ha chiuso l’ottava a 127,41 punti mettendo a segno una performance settimanale negativa dello 0,57% dopo essere sceso fino al bottom 127,31. Per le prossime sedute va posta particolare attenzione all’area di supporto vista a 126,76 e successiva a 126,43. Resistenza a 128,29.