Tassi di interesse: in area Euro ieri si è assistito ad un calo dei tassi di mercato governativi e swap, a fronte di un forte calo dei listini azionari. Movimento che si sta registrando anche in mattinata. Gli spread sui titoli periferici sono invece tornati ad allargarsi soprattutto dopo le notizie negative sul fronte politico irlandese.
Il partito dei verdi (attualmente facente parte della colazione di governo) ha infatti annunciato l’intenzione di voler lasciare la coalizione di governo dopo l’approvazione della legge finanziaria e del piano quadriennale di rientro del deficit. I verdi hanno richiesto elezioni anticipate nella seconda metà di gennaio. Il governo attualmente ha una maggioranza parlamentare di soli 3 seggi, grazie anche all’appoggio degli indipendenti.
Il primo ministro irlandese, Cowen, ha poi dichiarato che dopo l’approvazione della finanziaria presenterà le sue dimissioni, lasciando così aperta la strada per nuove elezioni già a gennaio. Intanto l’agenzia di rating Moody’s ha dichiarato che non è esclusa una riduzione del rating irlandese anche più di un notch, ma non dovrebbe comunque scendere sotto il livello di investment grade.
Il cancelliere degli Uk, Osborne, ha confermato l’intenzione di concedere all’Irlanda un prestito da 11 Mld$, mentre il ministro svedese, Borg, ha aggiunto che il suo prestito potrebbe essere di 1,5 Mld€. In merito alla politica monetaria della Bce, il ministro delle finanze finlandese, Katainen, ha dichiarato che l’Istituto non deve procedere ad una rimozione delle misure non convenzionali e ad un cambiamento del tasso di riferimento prima della ristrutturazione del sistema bancario irlandese, in caso contrario si rischia la stabilità dell’euro.
Weber, presidente Bundesbank, dal canto suo ha ribadito che i detentori di bond dovranno in futuro condividere i costi di futuri eventuali salvataggi. Sul fronte macro segnaliamo il dato finale sul Pil tedesco del terzo trimestre che ha confermato il rallentamento del preliminare evidenziando però un contributo positivo da parte di tutte le componenti ad eccezione delle scorte.
Oggi la Bce effettuerà un’operazione di rifinanziamento a tre mesi e drenerà 66 Mld€ dopo che la scorsa settimana ha acquistato 713 Mln€ di bond governativi. Negli Usa tassi di mercato in calo sulla scia del lieve calo dei listini azionari e della notizia questa mattina delle tensioni tra le due Coree dopo che l’artiglieria nordcoreana ha colpito un’isola della Corea del Sud.
L’attenzione degli operatori rimane comunque focalizzata principalmente sull’evoluzione della crisi in Irlanda il cui riverbero arriva anche negli Usa attraverso principalmente la dinamica del biglietto verde. Kocherlakota, membro Fed votante dal prossimo anno, ha dichiarato che l’impatto della recente manovra potrebbe essere modesto in assenza di una maggiore chiarezza sull’evoluzione della politica fiscale. Inoltre ha aggiunto che uno dei potenziali impatti potrebbe consistere nell’incremento dei prezzi azionari ed immobiliari. Intanto ieri l’emissione da 35Mld$ di titoli a due anni ha evidenziato un favorevole rapporto di copertura dell’offerta. Sul fronte emergente è continuato il calo dei listini cinesi, sull’attesa di ulteriori manovre restrittive di prossima implementazione.
Valute: dollaro in apprezzamento vs Euro sulla scia delle rinnovate tensioni derivanti dal caso irlandese. Da un punto di vista tecnico il canale rialzista secondario su EurUsd in formazione dallo scorso giugno, presenta come base 1,345/1,35 che pertanto continua a rappresentare il primo supporto di rilievo. Euro in deprezzamento anche nei confronti dello yen con il cross che, dopo aver fallito ieri la rottura della resistenza in area 115, si è avvicinato in mattinata al supporto a quota 113, in una giornata in cui i mercati nipponici sono rimasti chiusi per festività. Yen in lieve deprezzamento, invece, verso dollaro con il cross che si trova poco sotto l’area di resistenza 83,60-84. Primo supporto a quota 82,9.
Materie Prime: ieri chiusura negativa per le principali commodity. Tra gli energetici, prosegue il rialzo del gas naturale (+2,6%) ai massimi da 3 mesi, mentre il greggio Wti, in lieve rialzo ieri, è ritornato questa mattina in prossimità degli 81 $/b. Andamento misto per gli agricoli: in rialzo la soia (+1,7%) e lo zucchero (1,3%), in forte calo il cotone (-4,7%). Tra i preziosi chiusura positiva per oro (+0,4%), sopra quota 1350 $/oncia, e argento (+1%). Misti i metalli industriali.
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