Nuovi dubbi sulle capacità di recupero dell’economia greca sono stati espressi oggi dai rappresentanti dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale che oramai non escludono di accordare ad Atene un nuovo prestito o un ulteriore ritardo nella scadenza per rimborsare quello da 110 miliardi di euro già accordato nel mese di maggio.
“Sapere se la Grecia sarà in grado” di rimborsare il prestito di 110 miliardi nei due anni previsti, il 2014 e il 2015, “è effettivamente una domanda” aperta, ha affermato in una conferenza stampa il rappresentante del Fmi Poul Thomsen al termine della sua missione ad Atene. “Abbiamo diverse opzioni – ha spiegato – per risolverla, opzioni per permettere un più lungo periodo di rimborso o per accordare un prestito successivo”.
Intanto non si smorzano le tensioni sull’Irlanda. Oggi le banche sono in caduta libera a Dublino, nonostante il Paese abbia accettato gli aiuti offerti insistentemente dalla UE. Sul mercato irlandese e più in particolare sul travagliato settore bancario, pesano ancora le prospettive di un collasso del Paese del Nord Europa, dopo gli avvertimenti arrivati ieri da Moody’s.
L’agenzia ha infatti preannunciato che potrebbe tagliare di diversi notch il rating sull’Irlanda, che attualmente è “AA2”. A Dublino perde terreno la Allied Irish Bank, che retrocede del 6,2%, ma fa peggio la Bank of Ireland, che scivola del 20%. Quest’ultima viene anche zavorrata da un giudizio negativo di UBS che ha abbassato la raccomandazione a “neutral” da “buy”, rivedendo il Target Price a 0,42 euro da 1,18.
E come se non bastasse, è impennata per i rendimenti sui titoli di Stato in Spagna all’asta odierna a conferma della forti tensioni sui mercati. Sui titoli a tre mesi il tasso ha segnato un balzo all’1,743% rispetto al precedente 0,951% e sui sei mesi il rendimento e’ schizzato al 2,111% dal precedente 1,285%.