(Teleborsa) – Partenza moderatamente positva per Piazza Affari, che insieme alle altre borse europee, cerca di reagire alla discesa della vigilia. Tuttavia, con poca convizione, dato che sullo sfondo resta la preoccupazione per la situazione irlandese, guardando anche a quella portoghese e spagnola. Nella notte S&P’s ha abbassato il rating a lungo termine dell’Irlanda a ‘A’ da ‘AA’ mettendo il debito a lungo e breve termine sotto creditwatch negativo. L’agenzia di rating si è detta pronta ad ulteriori tagli in relazione all’efficacia dell’accordo UE-FMI o del budget 2011. Ieri Wall Street ha chiuso la seduta in rosso, risentendo come le altre europee mondiali, delle tensioni geopolitiche in Corea e della crisi in Irlanda, nonostante la revisione al rialzo del Pil del 3° trimestre. Dalle minute dell’ultima riunione della Fed (2-3 novembre) è emerso che la banca centrale ha rivisto al ribasso le prospettive su occupazione e crescita economica per l’anno in corso e quelli successivi sino al 2013. Seduta negativa anche per Tokyo che ha riaperto oggi i battenti dopo la chiusura di ieri per festività nazionale. Il Listino nipponico ha risentito come le altre piazze mondiali, delle tensioni in Corea oltre ai timori per il rischio sovrano nell’area euro. Tuttavia l’indice Nikkei è riuscito a tenere il supporto dei 10.000 punti. Sugli altri mercati, l’euro resta in difficoltà nei confronti del biglietto verde e scambia attorno agli 1,34 dollari. Atteso oggi il Piano di rilancio quadriennale che presenterà il Governo di Dublino, mentre l’agenda macroeconomica prevede la diffusione del dato sull’Ifo tedesco, di novembre. Sulle prime rilevazioni, l’indice Ftse All Share segna un incremento dello 0,22% a 20636,96 punti mentre il Ftse Mib sale dello 0,26% a 19.989,81 punti. Diviso tra denaro e lettera il principale paniere. Le banche azzerano i primi guadagni come la Popolare Milano. Debole anche Unicredit: ieri l’AD di Piazza Cordusio, Federico Ghizzoni, ha detto che la banca in questo momento non ha alcun asset dell’area Cee in vendita, accennando che l’istituto sta valutando un proprio ruolo negli sviluppi finanziari che attendono Premafin. Tra gli altri finanziari, attenzione sempre su Premafin e Fondiaria Sai sulle ipotesi in merito ai prezzi dei rispettivi aumenti di capitale. Occhi anche su Prysmian in attesa di eventuali indicazioni da parte dei francesi di Nexans in merito ad un possibile rilancio su Draka. Nel lusso, prese di profitto su Bulgari dopo la seduta brillante di ieri quando ha annunciato la sigla di una partnership strategica con la cinese Hengdeli Holdings, che assumerà il ruolo di distributore esclusivo degli orologi del gruppo italiano nel canale negozi di orologeria multimarca della Cina Continentale. Deboli i petroliferi con Eni che sale timidamente in linea all’intero settore oil europeo. Bene anche la controllata Saipem e Tenaris. Tra gli altri energetici, tiene Terna che ha sottoscritto l’accordo definitivo per la partnership strategica con l’operatore di trasmissione locale CrnoGorski Elektroprenosni Sistem AD (Cges) che dovrà realizzare la nuova interconnesione elettrica sottomarina fra Italia e il Montenegro. Positiva Parmalat che ha raggiunto un accordo con UGF Banca per la definizione di un contenzioso riferibile al periodo antecedente alla dichiarazione di insolvenza del gruppo di Collecchio. Per effetto dell’accordo UGF Banca corrisponderà 7,358 milioni di euro più un contributo per spese legali a fronte della rinuncia da parte di Parmalat dell’azione di revocatoria già promossa. Sul completo, in marcia Piaggio il giorno dopo che Standard & Poor’s ha rivisto da ‘negativo’ a ‘stabile’ l’outlook sulla valutazione di ‘BB’ confermata per il merito di credito della società. Focus su Sopaf che nell’ambito degli accordi della scorsa settimana relativi alla rimodulazione del debito, la società si è impegnata a far sì che il Cda, a seguito della cessazione dalla carica per qualsivoglia ragione di un amministratore indipendente, nomini quale amministratore un soggetto che abbia le caratteristiche di indipendenza, scelto tra i candidati indicati negli accordi. Dimessa Brembo che secondo quanto riferito dal Presidente, Alberto Bombassei, prevede di chiudere l’anno in corso in linea con le proprie previsioni. Si sgonfia subito Molmed che ha rafforzato il vertice aziendale nominando Germano Carganico Direttore Generale. Sugli scudi Chl dopo che la controllata Farmachl, ha siglato un accordo di distribuzione con la concessionaria farmaceutica Mirapharma.