“La migliore scelta per approfittare di un’eventuale ripresa delle condizioni macro irlandesi”. Basta guardare al valore attuale di mercato della Banca d’Irlanda (meno di 2.5 miliardi di euro e in continua discesa), per farsi accapponare la pelle rileggendo l’analisi che Goldman Sachs datata 4 ottobre.
Un mese e mezzo fa, in una dettagliata analisi Pawel Dziedzic della “piovra della finanza” ha consigliato di comprare i titoli della Bank of Ireland, con un target price ridicolo che visto ora fa solo venire da ridere (o piangere a seconda dei casi). La banca non e’ la sola, anche navigati analisti come Cramer di CNBC e Dick Bove hanno preso un granchio. E’ vero, tuttavia, che non e’ certo la prima volta che gli analisti dell’istituto fanno una figuraccia.
Stabilito un rapporto tra prezzo di borsa e valore reale stimato a 12 mesi di 8 volte e un potenziale al rialzo – udite udite – del 33% in un anno. Quanto al fronte dei conti fiscali, “gli utili in progressiva ripresa implicano una valutazione futura di oltre 7 miliardi di euro”, 7.4 per la precisione per BOI, 7 miliardi per ABI. Si parla di probabili perdite ancora nel 2011 per la banca, ma una graduale ripresa fino all’assestamento definitivo nel 2013.