Economia

Premuda, aumento sottoscritto al 63,6%

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(Teleborsa) – Premuda rende noto che durante il periodo di offerta in opzione conclusosi il 26 novembre 2010 sono stati esercitati n. 89.644.113 diritti di opzione corrispondenti a n. 29.881.371 azioni ordinarie Premuda di nuova emissione, pari al 63,65% del totale delle azioni offerte, per un controvalore pari a Euro 22.411.028,25. Al termine del periodo di offerta risultano, pertanto, non esercitati n. 51.192.337 diritti di opzione validi per sottoscrivere complessive n. 17.064.112 azioni ordinarie, per un controvalore complessivo pari ad Euro 12.798.084. In adempimento a quanto disposto dall’art. 2441, terzo comma, del codice civile, i diritti di opzione non esercitati verranno offerti in Borsa, per conto di Premuda per il tramite di Banca Akros, nelle giornate del 6, 7, 8, 9 e 10 dicembre 2010. Nel corso della prima giornata sarà offerto l’ammontare complessivo dei diritti di opzione non esercitati; nelle riunioni successive alla prima sarà offerto il quantitativo dei diritti eventualmente non collocato nelle riunioni precedenti. Tali diritti di opzione potranno essere utilizzati per la sottoscrizione di azioni ordinarie di nuova emissione del valore nominale di Euro 0,50, aventi le stesse caratteristiche di quelle già in circolazione e godimento 1 gennaio 2010, al prezzo di Euro 0,75, nel rapporto di n. 1 azione ordinaria di nuova emissione ogni n. 3 diritti. La sottoscrizione delle nuove azioni dovrà essere effettuata presso gli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata Monte Titoli, entro e non oltre il 13 dicembre 2010, a pena di decadenza. Le azioni di nuova emissione saranno messe a disposizione degli aventi diritto entro il decimo giorno di Borsa aperta successivo al termine dell’offerta in Borsa dei diritti di opzione non esercitati. Banca Popolare di Milano garantisce la sottoscrizione di massime n. 13.500.000 azioni rivenienti dall’aumento di capitale, per un controvalore totale massimo di Euro 10.125.000, nel caso in cui le stesse non risultassero sottoscritte all’esito dell’eventuale offerta in Borsa dei diritti inoptati.