(Teleborsa) – L’Europa si conferma in rosso a metà seduta in una sessione caratterizzata sia dal disappunto per l’intervento di Moody’s sulla Spagna che da qualche fisiologica presa di beneficio dopo sette giorni consecutivi di ralzi e un trend positivo che dura ormai da settimane. Il panorama non è comunque dei migliori. I massimi esponenti politici dell’UE continuano a “litigare” a causa di disparità di vedute su alcune questioni, prima fra tutte quella degli Eurobond. Questo non fa che aumentare l’attesa per l’esito del summit UE di domani, che vedrà riuniti sia i ministri dell’Economia che i membri del Consiglio della Zona Euro, proprio per discutere sulla gestione della crisi del debito periferico ed argomenti affini. Intanto Moody’s ha messo il rating della Spagna sotto osservazione per un possibile taglio, facendo immensamente innervosire sia la piazza madrilena, al momento la peggiore, che il mercato dei titoli di Stato. Scarso aiuto è giunto dal panorama macroeconomico, che ha visto un aumento a sorpresa del tasso di disoccupazione in Gran Bretagna. In peggioramento anche le statistiche dei senza lavoro nell’area OCSE e in Italia, mentre il tasso di occupazione è rimasto stabile nella Zona Euro. Occhi puntati sui numerosi dati in arrivo oltreoceano, in particolare i prezzi al consumo, l’Empire State Index e la produzione industriale che potrebbero fornire segnali positivi per una econonomia che cresce ad un ritmo lento e non in grado di risollevare il mercato del lavoro USA, elemento imprescindibile per una piena ripresa dei consumi, come ha affermato il Fomc nella riunione di ieri sera. L’avvio di Wall Street non promette nulla di buono, visto l’andamento in frazionale ribasso dei futures a stelle e strsice. Sul valutario la moneta unica continua a perdere terreno nei confronti del dollaro con il cross a 1,3329 usd, mentre tra le commodities il petrolio arretra fino a 87,4 dollari al barile. A livello settoriale acquisti decisi su banche, retail e auto. In particolare il comparto retail viene trascinato al ribasso da due colossi del calibro di Inditex, nonostante abbia annunciato un bilancio ineccepibile, e H&M i cui dati sulle vendite di novembre non sono riusciti e soddisfare gli analisti. Le auto soffrono invece le ennesime disastrose statistiche sul mercato dell’auto in Europa diffuse stamane dall’ACEA. Ottimi solo i farmaceutici trainati da una Novartis scatenata dopo aver annunciato che prenderà il pieno controllo della Alcon. Novartis tiene inoltre in territorio positivo l’intera borsa di Zurigo, l’unica nel segno più con un guadagno dello 0,54%. Tra le altre piazze Londra lima lo 0,30%, mentre Francoforte e Parigi arretrano rispettivamente dello 0,73% e dello 0,78%. Segno meno per Amsterdam -0,52% e Bruxelles -0,63%. Prostrata Madrid con un calo dell’1,94%.
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