Quando manca un’ora e mezzo all’avvio delle contrattazioni i futures sui principali indici della borsa americana viaggiano sotto i livelli di parita’, (vedi quotazioni a fondo pagina), preannunciando una partenza sottotono, all’indomani di una seduta che pure e’ stata debole.
In ambito di notizie in Usa, il Congresso ha definitivamente approvato il rinnovo di due anni dei tagli fiscali dell’era Bush. Ma a pesare e’ la stangata di Moody’s del rating sul credito irlandese, mentre gli investitori aspettano di conoscere nuovi dati macro in quella che sara’ la seduta conclusiva dell’ultima settimana “intera” dell’anno.
Si respira l’aria di fine anno e – riferiscono i trader – non ci sono troppi motivi per comprare azioni in questo momento. Molti soldi sono stati tirati via dal tavolo. E’ piu’ una questione di posizionarsi dove meglio si ritiene per il nuovo anno.
Arrivano nuove notizie no dal fronte dei Piigs: ha iniziato stamattina presto Moody’s, che ha tagliato il rating sul debito irlandese di ben cinque gradini a “BBA1”. Inizialmente la notizia non ha pesato molto, ma alla fine l’incertezza sul futuro dell’euro è tornata a dominare il sentiment degli operatori.
D’altronde sempre ieri Moody’s aveva messo sotto osservazione il rating sul debito pubblico della Grecia “Ba1”, in vista di un possibile downgrade, a causa delle persistenti incertezze economiche. E nei giorni ancora precedenti i giudizi delle agenzie di rating in generale non sono stati certo positivi sui paesi dell’Eurozona.
Un’altra notizia che preoccupa arriva dalla Spagna. La stessa banca centrale del paese ha comunicato infatti che il debito pubblico e’ balzato al massimo in dieci anni e che le sofferenze bancarie si attestano al record dal 1996.
Insomma, la situazione e’ critica, come torna a dimostrare l’allargamento degli spread tra i rendimenti del Bund e quelli dei titoli periferici, nonostante l’accordo raggiunto in Europa sul fondo salva stati .
Le indicazioni sul futuro dell’Europa sono fosche, come ci dice un nuovo rapporto di Enrst & Young.
Intanto lo Stoxx 50 cede lo 0.5%, l’FTSE 100 londinese lo 0.32%, il CAC 40 francese lo 0.31%, il DAX tedesco lo 0.57%. Milano fa peggio (-1.19%) trascinata al ribasso dalle banche. Sotto i riflettori anche Enel, che rischia il declassamento da parte di Moody’s. Il titolo, che cede più dell’1%, è tra quelli da monitorare oggi a Piazza Affari, insieme ad altri.
Quanto alle notizie prettamente societarie, oracle e’ richiesta dopo una trimestrale molto convincente. Sono piaciuti anche i risultati della societa’ madre del Blackberry, Research in Motion.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, ifutures sul petrolio con consegna gennaio sono in calo dello 0.68% a quota $87.1 il barile. Il derivato con scadenza febbraio dell’oro segna -0.11% a $1369.5 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro e’ in rialzo dello 0.1% a quota $1.3256. Quanto ai Treasury, il rendimento del decennale e’ in ribasso di 3.3 punti base attestandosi a quota 3.39%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 arretra di 2.3 punti (-0.19%) a quota 1236.2.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in flessione di 3.75 punti (-0.17%) in area 2215.5.
Il contratto sull’indice Dow Jones cede 14 punti a quota 11417 (-0.12%).