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Futures Usa: il Pil non basta

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Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni i futures sui principali indici della borsa americana continuano a viaggiare intorno alla parita’, (vedi quotazioni a fondo pagina) nonostante una revisione al rialzo del Pil del terzo trimestre (lettura finale). Il dato e’ in linea alle previsioni.

Si preannuncia cosi’ una partenza incerta all’indomani di una seduta che ha visto l’S&P 500 rompere la soglia di 1250 ritornando ai livelli pre-Lehman, cosa ben vista dagli analisti tecnici.

Dal fronte macro, alle 16:00 sono attese le vendite di case esistenti a novembre e, mezz’ora dopo, tocchera’ alle scorte di petrolio.

Dal quello societario, la giornata si preannuncia difficile per Nike, con un calo nel pre-mercato del 5,2%. Ieri sera il colosso dell’abbigliamento sportivo ha comunicato una trimestrale con profitti in crescita del 22% avvertendo pero’ che il settore soffrira’ sul lato dei margini a causa di un aumento dei costi di produzione.

Attenzione a Microsoft, pronto a svelare una nuova versione del suo sistema operativo Windows attraverso l’uso di chip del produttore inglese ARM.

Sul fronte valutario, ripiega l’indice del dollaro. Si risolleva l’euro ma resta sullo sfondo la decisione degli operatori di rifugiarsi sul franco svizzero dimostra anche l’erosione della fiducia nei confronti dell’Eurozona.

Per quanto riguarda le materie prime MArk Faber consiglia di comprare greggio, gas naturale e titoli energetici, destinati ad apprezzarsi.

A Piazza Affari si segnala la corsa di Exor e Fiat. I due titoli beneficiano della decisione di Equita Sim di alzare il target price: quello di Exor è stato portato a 27,6 euro, mentre quello di Fiat a 18,7 euro. Ribaditi in entrambi i casi i giudizi “buy”. Su Fiat si è espressa anche Moody’s.

Il titolo del Lingotto trae vantaggio anche delle dichiarazioni di Marchionne, che ha confermato gli obiettivi per il 2010. L’amministratore delegato di Fiat ha parlato anche del caso Mirafiori.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, ifutures sul petrolio con consegna febbraio sono in rialzo dello 0,42% a quota $90,20 il barile. Il derivato con scadenza febbraio dell’oro segna -0.04% a $1.388,20 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro e’ in rialzo dello 0,14% a quota $1,3119. Quanto ai Treasury, il rendimento del decennale vale 3,31% contro il 3,326% di ieri.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 avanza di 0,50 punti (+0,04%) a quota 1251,20.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 perde 2 punti (-0,09%) in area 2233.

Il contratto sull’indice Dow Jones sale di 1 punto a quota 11472 (+0,01%).