In attesa di conoscere nuove indicazioni dal fronte economico degli Stati Uniti e all’indomani della decisione della Fed di lasciare i tassi di interesse fermi, i futures sugli indici mostrano una performance improntata all’incertezza: quelli sul Dow Jones salgono di appena 7 punti, quelli sul Nasdaq mettono a segno un rialzo di solo 1 punto e quelli sullo S&P 500 sono in calo di 0,80 punti.
Piazza Affari rafforza il rialzo al giro di boa delle contrattazioni con l’indice Ftse all share in progresso dell’1,03% mentre l’indice Ftse Mib avanza dell’1,20%. Riflettori puntati sui risultati della Fiat che hanno fatto scattare le prese di beneficio. Per Fiat Industrial vendite insistenti che hanno portato il titolo a perdere quasi il 5% per poi ridurre la flessione. Positiva invece Fiat che guadagna quasi un punto percentuale. Sul resto dei titoli principali accelera Stm che guadagna oltre il 5% e acquisti sostenuti su Bulgari con un balzo del 3,60% dopo i ricavi record nel quarto trimestre. I risultati pingono anche Ansaldo con un rialzo superiore al 2% e buone performance anche per Mediaset. Migliorano i bancari dopo un avvio debole. Banco Popolare rimane il piu’ penalizzato con un calo dell’1,20%.
Tra gli indicatori Usa, occhio alle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, che daranno ulteriori indicazioni su un mercato, quello del lavoro, che non riesce a ingranare ancora la marcia, come è emerso ieri dallo stesso comunicato della Fed.
In calendario dagli Stati Uniti anche gli utili di At&t, Caterpillar, Eli Lilly durante la mattinata. Dopo la fine della giornata di contrattazioni a Wall Street sarà invece il turno di Amazon e Microsoft.
Attenzione oggi anche al problema dei debiti pubblici, rinnovato con il downgrade sul rating del Giappone da parte di S&P, che ha penalizzato inizialmente soprattutto i titoli finanziari europei. Le borse europee sono riuscite però a recuperare grazie anche ad alcune dichiarazioni pro-euro.
La cancelliera tedesca Merkel e il presidente della commissione Ue Jose Manuel Barroso hanno infatti, secondo alcune indiscrezioni, concordato un “importante primo passo” per per l’ampliamento del fondo “salva-stati” Efsf. Inoltre, a essere protagoniste sono soprattutto le rassicurazioni del presidente francese Sarkozy, che ha sottolineato che la Francia e la Germania non faranno mai crollare l’euro.
La giornata continua così a confermarsi positiva per la moneta unica, che riesce a incrementare i guadagni anche dopo lo “shock” sui mercati valutari internazionali provocato dal dowgrade del Giappone: shock che inizialmente aveva portato gli investitori a puntare sulle valute rifugio come franco svizzero e dollaro.
Ma sui mercati newyorchesi, l’euro continua a salire sul dollaro a 1,3730, mentre sullo yen – oggetto di sell off – quota 113,83. Anche il biglietto verde guadagna sullo yen, a quota 82,91.
Sul fronte delle commodities, sul Nymex petrolio in calo di 63 centesimi a 86,70 dollari al barile e oro in rialzo di tre dollari sul Comex a 1.336 dollari l’oncia.