Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni a Wall Street, i derivati sui principali indici di borsa americani (vedi quotazioni a fondo pagina) viaggiano sotto i livelli di parita’, facendo pensare a un avvio debole.
Cio’ dopo che il Dow ha messo a segno un rally di oltre l’1% sopra quota 12.000, la prima chiusura oltre tale soglia dal 19 giugno 2008. Ad alimentare gli acquisti sono stati i risultati positivi giunti in ambito di attivita’ manifatturiera e di conti fiscali dei gruppi finanziari.
In generale in America la situazione di immobiliare e lavoro continua a essere critica, ma “la spinta sopra 12.000 potrebbe offrire agli investitori una motivazione psicologica per mantenere i tori sul piede di battaglia”, dice in una nota riportata da Marketwatch Ben Critchley, sales trader di IG Index.
Quest’oggi sul fronte macro le notizie sono state decisamente positive, con il rapporto sull’occupazione dell’ADP che ha offerto un quadro in miglioramento della situazione occupazionale nel settore privato. In precedenza erano state annunciate le richieste di prestito immobiliare, calate del 12,9% nell’ultima settimana, contro il rialzo di +5% riscontrato il periodo precedente.
A pesare sugli scambi e’ la notizia del downgrade dell’Irlanda da parte di S&P, che ha fatto riaffiorare i timori relativi al mercato dei debiti sovrani anche nelle sale operative di New York, negli ultimi giorni impegnate sopratutto a seguire gli sviluppi della crisi araba.
Lo spread Btp/Bund e’ cosi’ risalito da quota 132 punti base, ovvero ai minimi in oltre tre mesi che erano stati toccati in avvio della seduta europea. I rialzi delle banche del Vecchio Continente erano stati alimentati dai buoni risultati di bilancio della seconda banca spagnola Banco Bilbao.
In Egitto nel frattempo e’ ancora il caos con i sostenitori di Mubarak e i manifestanti che chiedono la sua caduta che si sono scontrati nelle strade. Questi ultimi hanno promesso che non abbandoneranno piazza Tahir finche’ il leader del Partito Democratico Nazionale non se ne andra’. Il discorso proferito da Mubarak nella notte egiziana non ha convinto il popolo, che continua a chidere le dimissioni con effetto immediato dl presidente, senza dover aspettare le prossime elezioni di settembre.
Tra le notizie societarie, favorita dal successo al box office dell’ultimo episodio della saga di Harry Potter, Time Warner ha chiuso il trimestre con utili superiori alle stime e ha alzato il dividendo. Bene anche Mattel, il maggiore gruppo di giocatolli al mondo, che pure fa meglio delle attese: citato l’andamento sostenuto delle vendite di giochi, puzzle e giocattoli per ragazzine.
Sugli altri mercati, i futures con scadenza marzo segnano un lieve progresso, dello 0,03% a $90,80 il barile. I contratti con scadenza analoga dell’oro cedono lo 0,28% a $1.336,60 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro segna una flessione dello 0,19% a $1,3802. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale vale 3,4% in calo 3,7 punti.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 arretra di 2 punti (-0,15%) a quota 1.300,7.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -5,25 punti (-0,23%) in area 2.317,25.
Il contratto sull’indice Dow Jones scende di 9 punti a quota 11.964 (-0,08%).