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Borse Ue giu’, Milano salvata dal rally di Bulgari

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MILANO- Tutto merito di Bulgari, ma anche delle speculazioni che hanno interessato i titoli della Galassia Ligresti: Piazza Affari ha concluso così la giornata di contrattazioni in territorio positivo, ma per un pelo (+0,03%), galvanizzata dalla storia dell’intesa tra Bulgari e il colosso francese Lvmh e sostenuta da altre ipotesi di Opa e di attività di M&A.

E’ vero però che la Borsa di Milano ha chiuso ben lontana dai massimi della seduta, facendo dietrofront nelle ultime battute. In lieve ribasso Londra (-0,12%) e Francoforte (-0,19%), meglio Madrid (+0,75%), mentre Parigi ha ceduto lo 0,69%. Il quadro dell’Europa è stato di fatto indebolito e i “buy” sono sfumati. Insolitamente alti i volumi.

Non hanno sicuramente aiutato le nuove impennate dei prezzi dell’oro e dell’argento. In particolare il metallo giallo ha testato il nuovo massimo storico a $1.445 al barile, mentre l’argento ha raggiunto il top dal 14 febbraio del 1980.

Sul petrolio, ha inciso invece la notizia sulla possibilità che Gheddafi sia sul punto di lasciare la Libia e così i futures sul greggio scambiati a New York sono passati da quota $107 al barile, massimi di due anni e mezzo, in area 105,50 nel giro di pochi minuti dopo l’avvio degli scambi della borsa Usa.
Le indiscrezioni sono pero’ state giudicate prive di fondamento dai funzionari americani, i quali ritengono altamente improbabile che Gheddafi abbia avviato trattative di quel tipo.

Piazza Affari e gli altri indici europei sono riusciti comunque a snobbare (in parte) la notizia del downgrade di Moody’s sulla Grecia, che ha fatto salire la tensione invece nei mercati dei titoli di stato.

Gli spread sui titoli periferici sono infatti aumentati, i bond sono rimasti sotto pressione, con il rendimento del decennale irlandese che è balzato anche al massimo dal 1999 e lo spread Italia-Germania cresciuto a 164 punti base. I cds e i rendimenti di Portogallo e Grecia hanno intanto raggiunto il record di tutti i tempi.

Sul fronte valutario l’euro in fermento si è attestato durante la giornata di oggi in area $1,40 dollari al barile, dovendo resistere ad un accenno di rimonta della valuta americana.

Tornando a Piazza Affari, ad andare bene oggi sono stati anche altri titoli del lusso come Tod’s (+6% circa) e Luxottica (+1,5% circa). Poche oggi le frecce rosse che nel finale hanno visto protagoniste Intesa SanPaolo e Ubi Banca. Giù anche Unicredit.

Riguardo agli listini azionari globali, negativa la chiusura della borsa di Tokyo, che ha ceduto l’1,75% dopo che il petrolio WTI è balzato appunto a quota 106 usd, ovvero ai massimi degli ultimi due anni e mezzo. In rialzo invece la Borsa di Shangai, che ha chiuso a +1,83%.