MILANO – Chiusura ben lontana dai massimi per le borse europee, che dopo l’indecisione della prima metà di contrattazioni hanno virato in territorio negativo, condizionate dalla performance del petrolio, che ha pesato su Wall Street.
Piazza Affari chiude in rialzo dello 0,39%, Londra cede lo 0,61% e Francoforte lo 0,46%. Parigi lascia sul campo lo 0,51%, mentre Madrid scende dello 0,14%.
Hanno inciso sull’azionario globale anche le indiscrezioni su una possibile fuga di Gheddafi. Voci poi rivelatesi infondate.
Il sentiment era stato già colpito negativamente dalla disastrosa asta portoghese , che ha segnalato un nuovo aumento dei rendimenti. Il mercato dei titoli di stato anche prima del risultato dell’asta aveva dato segnali di alta tensione, con i rendimenti decennali italiani saliti oltre il 5% per la prima volta in due anni e i nuovi record dei rendimenti decennali portoghesi.
Il problema Piigs, insieme alle tensioni geopolitiche e ai prezzi del petrolio, ha frenato così gli acquisti sull’azionario europeo, condizionato dalla performance al ribasso di Wall Street.
Sul fronte delle commodities i futures con scadenza ad aprile del petrolio WTI hanno riconquistato i $105, salendo dello 0,42% a $105,46; nuovo rincaro anche per il Brent, balzato più del 2%, a $115,47.
Sul fronte valutario l’euro è rimasto sui livelli della mattinata, in lieve rialzo a 1,3921.
Tornando al Ftse Mib, il listino è stato sostenuto da alcuni titoli che hanno messo a segno solidi rialzi. Tra i migliori Lottomatica, che ha registrato un balzo superiore al 6% e Fondiaria Sai, in rally del 7,5%. Ieri i Ligresti hanno incontrato gli esponenti di Groupama per valutare altre opzioni alternative all’Opa su Fonsai e Premafin che secondo la Consob Groupama dovrebbe lanciare. Atteso il parere del consiglio di amministrazione di Groupama, che si è riunito nella giornata di oggi.
Pirelli (+2 circa%) dopo la pubblicazione dei conti nella giornata di ieri e il giudizio positivo arrivato da Mediobanca, che ha premiato il titolo aumentando il rating da “nentral” a “outperfom”. Molto bene anche Finmeccanica, con un +3,30%.
Altri titoli interessanti sono stati Autogrill, in crescita dello 0,77% dopo i conti di ieri. Frazionale invece il rialzo di Telecom Italia (+0,26%), dopo che Jpm ha ridotto il rating a underweight. Da segnalare le ultime indiscrezioni sugli scambi ai vertici della società, secondo cui Bernabé dovrebbe accettare la carica di presidente esecutivo e essere affiancato da due amministratori delegati.
Il titolo peggiore è stato Stm, con un calo superiore all’1%. Giù anche Tenaris ed Wall Street, che sta pagando caro il legame che ha avuto per più di 40 anni con il regime di Gheddafi.