Società

Borse europee in rialzo dell’1%, Milano sopra i 22.000

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Roma – Le borse europee hanno chiuso in buon progresso, con l’indice EuroStoxx50 che mette a segno rialzi intorno al punto percentuale. Tra i migliori titoli del listino si mettono in evidenza BBVA, Generali e Axa, con guadagni superiori al 3%. Bene anche Santander, SocGen e Bnp Paribas. Sotto la parità Total e Vinci. Queste le chiusure delle principali piazze finanziarie del Vecchio Continente: Londra +0,76%, Parigi +0,54%, Madrid +1,86%, Francoforte +0,89%.

L’indice Ftse/Mib arichivia le contrattazioni in buon rialzo (+1,21%), dimostrando di saper tenere la soglia dei 22.000 punti, trainato dall’ottima performance del comparto bancario, con Mediobanca in progresso di oltre il 5%, seguita a ruota da Ubi Banca, Montepaschi Banco Popolare. Tra gli altri titoli, in grande spolvero Fondiaria-Sai sulle voci di una possibile salita nel capitale da parte di Groupama, e Pirelli. Pochi i titoli in controtendenza e comunque con cali limitati.

Macroeconomia

In Eurozona i dati finali sul Pil hanno evidenziato su base trimestrale un rialzo dello 0,3%, in linea con le attese. Su base annua il PIL 2010 è cresciuto del 2%.

Produzione industriale in Gran Bretagna in calo a febbraio. Su base mensile scende dell’1,2% (attese +0,4%; prec rivisto +0,3%), minimo da agosto 2009. Su base annua invece l’output sale del 2,4% (consensus +4,3%), minimo da luglio 2010.

Ordinativi del settore manifatturiero in Germania a febbraio oltre le aspettative: a fronte di un rialzo dello 0,5%, il dato ha mostrato una crescita del 2,4%. Rivisto al rialzo al 3,1% il dato del mese precedente (da 2,90%).

L’indice relativo al mercato dei mutui negli Stati Uniti è sceso a 475,7 pts questa settimana, con una variazione del -2,0% (precedente -7,5%).

Cambi e commodities

Sul fronte monetario l’euro è balzato ai nuovi massimi dal gennaio 2010 sopra 1,43 nei confronti del dollaro. Sul fronte delle commodities, in lieve rialzo il Wti Usa sopra i USD108,0 al barile. Nuovi massimi storici infine per oro e argento.

Azioni Italia

Banca Pop. Milano (EUR2,782): in merito alle continue notizie “del tutto infondate” apparse recentemente su alcuni organi di stampa nonostante le comunicazioni ufficiali, l’istituto ha ribadito che “non è allo studio alcuna operazione di aumento di capitale”. Anche questa mattina voci di stampa riportavano la notizia che i vertici di piazza Meda starebbero pensando ad una ricapitalizzazione da EUR200-250 mln.

Generali (EUR15,95): da fonte Reuters, il presidente Cesare Geronzi si è dimesso, ed il titolo della compagnia assicurativa è in netto rialzo a Piazza Affari.

Parmalat (EUR2,276): in una nota comunica che, con il rinvio dell’assemblea di Parmalat a fine giugno, il pagamento dei dividendi slitta al 21 luglio con stacco cedola 18. Alles tesse date viene anche spostata la data dell’assegnazione di azioni gratuite.

Piaggio (EUR2,598): il gruppo italiano, che raddoppierà lo stabilimento vietnamita, ha annunciato una nuova e decisiva fase di sviluppo delle operazioni in Asia che porterà ad un’importante espansione delle attività industriali e commerciali in tutta l’area, con l’obiettivo di raggiungere nell’arco di 4 anni un fatturato sui mercati asiatici pari a circa EUR1 mld. In Vietnam il gruppo ha finora realizzato investimenti per EUR30 mln. La fase di crescita annunciata oggi comporterà investimenti in Asia per EUR150 mln entro il 2014.

Trevi (EUR10,16): attraverso la controllata Drillmec, il gruppo si è aggiudicata una commessa per la fornitura di 25 impianti idraulici di perforazione per idrocarburi per un valore complessivo di circa EUR39 mln. L’accordo prevede l’opzione di acquisto, riservata al cliente, di ulteriori 125 impianti idraulici.

Azioni Estero

America Semiconductor (USD12,83): è partita in pesante calo in Usa zavorrata dal taglio delle previsioni sui ricavi trimestrali e annuali. La società si attende un giro d’affari per l’esercizio 2010 inferiore ai USD355 mln, un dato che si confronta con la precedente stima di USD430-440 mln. Il fatturato per il quarto trimestre dovrebbe attestarsi sotto i USD42 mln.

Nyse Euronext (USD39,30): secondo quanto riportato dal quotidiano francese Les Echos, starebbe studiando il lancio di una controfferta ostile sul rivale storico, Nasdaq Omx. Di fatto, l’operatore di Borsa americano abbandonerebbe il progetto di fusione che la lega ai tedeschi di Deutsche Boerse. Venerdì scorso Nasdaq e Ice hanno lanciato un’offerta per acquisire Nyse Euronext. La notizia è stata poi smentita nel pomeriggio da una del Nyse citata da Reuters.

Genpact (USD15,37): l’azienda indiana attiva in servizi alle imprese e quotata al Nyse ha firmato il contratto definitivo per l’acquisizione di Headstrong Corporation (consulenza alle imprese in ambito IT) per un controvalore cash di USD550 mln.

Monsanto (USD70,28): il gruppo Usa delle sementi ha registrato nel secondo trimestre dell’esercizio fiscale un utile netto di USD1,02 mld (+15% rispetto all’analogo periodo 2010). L’utile per azione è salito da USD1,60 a USD1,88 (USD1,87 su base adjusted), superando le stime degli analisti ferme a USD1,84. I ricavi sono aumentati a USD4,13 mld (+6%). Sull’intero esercizio Monsanto prevede di realizzare un Eps adjusted di USD2,72-2,82 dai USD2,41 del 2010 (appena sotto il consensus per un Eps di USD2,85).

*Questo documento e’ stato preparato da UniCredit Bank AG. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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