L’Istat conferma la previsione sull’inflazione di marzo con un aumento del 2,5% rispetto allo stesso mese del 2010 e dello 0,4% rispetto al mese di febbraio 2011. L’inflazione acquisita per il 2011 è pari all’1,8%.
L’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi si stabilizza all’1,7%. Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo sale all’1,9% dall’1,8% di febbraio 2011.
L’accelerazione dell’inflazione registrata a marzo risente in primo luogo delle tensioni sui prezzi dei beni alimentari e dei beni energetici non regolamentati. Un effetto di sostegno alla dinamica dell’indice generale deriva anche dall’andamento dei prezzi dei servizi, ed in particolare di quelli relativi ai trasporti e ai ricreativi, culturali e per la cura della persona