Roma – Calo sia nei profitti che nel fatturato. Cosa succede al colosso Yahoo, tra i più noti nel mondo di Internet? Nel primo trimestre del 2011, il gruppo ha riportato utili netti per un valore di $223 milioni, o 17 centesimi per azione, in ribasso del 28% rispetto ai $310 milioni, o 22 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente. In flessione anche il giro d’affari, calato del 24%, a $1,21 miliardi su base annua.
La differenza con i risultati di Google è netta: la scorsa settimana, il motore di ricerca numero uno al mondo, ha infatti reso noto di aver concluso il primo trimestre dell’anno con un balzo del giro d’affari pari al 27% e un aumento dei profitti del 17%. Google è proprio, insieme a Facebook, una spina nel fianco di Yahoo, che continua a vedersi strappare dai due colossi utenti, pubblicità online, e dunque soldi.
Basti pensare che nel mercato Usa del “display ad” (si intendono con tale nome tutte le pubblicità online interattive, in forma di video o di grafici), che vale 10 miliardi di dollari, le stime della società di ricerca eMarketer parlano di una quota in rialzo per Yahoo di appena lo 0,3% al 16,4%, o $1,65 miliardi, nel corso di quest’anno. Ben diverse le previsioni per Facebook, che dovrebbe assistere a una crescita della fetta di questo mercato fino al 21,6% nel 2011, contro il 13,6% del 2010; Google potrebbe invece essere interessata da un rialzo della quota di mercato al 12,6%, contro il 9,6% dello scorso anno.
Detto questo, i risultati di bilancio di Yahoo hanno comunque battuto le stime: escludendo alcuni fattori, come le recenti operazioni di disinvestimento e la sua partnership pubblicatoria con un Microsoft, il fatturato del gruppo è stato infatti piatto. Per questo, il titolo ha guadagnato più del 3% a $16,68 nelle contrattazioni afterhours, dopo aver chiuso a $16,12 sul Nasdaq.
(Art. in fase di scrittura)