Roma – Per il Time, è Wael Ghonim, il blogger egiziano che ha dato voce alla rabbia del popolo nella rivolta del popolo d’Egitto contro Hosni Mubarak, l’uomo più influente del mondo.
Ghoni, trentenne manager di Google, appare infatti al primo posto nella classifica dei 100 uomini più potenti stilata dal noto settimanale americano Time. Un elogio personale verso il giovane arriva da Mohamed ElBaradei, ex direttore generale dell’AIEA e forte sostenitore della rivolta contro il regime di Mubarak, che ha avuto come teatro soprattutto la piazza di Tahir, nel Cairo.
Elbaradei scrive sul Time: “Wael Ghonim rappresenta i giovani che rappresentano la maggioranza della società egiziana, ed un uomo giovane che ha eccelso e che è diventato un dirigente di Google ma, così come molti della sua generazione, era rimasto apolitico, perdendo la speranza che le cose potessero cambiare in una società permeata per decenni da una cultura basata sulla paura.
Ma “negli ultimi anni, Wael, 30 anni, ha iniziato a uscire dal suo guscio e a far capire alla gente che soltanto il potere del popolo avrebbe potuto dare il via a un reale cambiamento. A quel punto ha subito capito che il mondo dei social network, in particolare Facebook, stavano emergendo come i mezzi di comunicazione più potenti per mobilitare (la gente) e sviluppare idee”.
Nell’enfatizzare che il regime avrebbe ascoltato solo i cittadini che avrebbero esercitato il loro diritto a una dimostrazione paficica e a una disobbedienza civile, Wael iniziò a lanciare l’appello per una rivoluzione pacifica”.
La risposta, continua Elbaradei, è stata “miracolosa: un movimento che è iniziato con migliaia di persone il 25 gennaio scorso e che è terminato con 12 milioni di egiziani che sono riusciti a cacciare Hosni Mubarak e il suo regime. Quanto Wael e i giovani egiziani hanno fatto si è diffuso in tutto il mondo Arabo. Grazie, Wael. Grazie ai giovani egiziani”.