Milano – Dopo la debolezza iniziale Milano si raffoza, grazie al caso Parmalat : stamattina è stata ufficializzata infatti l’Opa totalitaria da parte della francese Lactalis. Il titolo Parmalat contribuisce in larga parte al recupero dell’indice, visto che registra un balzo superiore all’11% circa, allineandosi al prezzo dell’Opa. Il Ftse Mib cresce così dello 0,60% e in rialzo sono anche gli altri listini europei, in attesa dell’arrivo di nuove notizie da parte del fronte economico americano. I futures Usa sono al momento in lieve rialzo. (vedi quotazioni a fondo pagina)
L’attenzione degli operatori è focalizzata, tra le altre cose, sull’inizio del meeting del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, che si concluderà nella giornata di domani con la decisione sui tassi sui fed funds, ma anche su nuove dichiarazioni in relazione alla manovra di quantitative easing QE. L’attesa poi è anche per la pubblicazione, oggi, dell’indice sulla fiducia dei consumatori.
Riguardo alla performance delle altre borse europee, Francofte sale dello 0,43%, Parigi dello 0,41%, Zurigo è aiutata dal rally di Ubs (da segnalare che dagli inizi dell’anno il titolo è balzato di ben il 13%). Il colosso bancario svizzero, nonostante il calo degli utili, ha riportato infatti i risultati migliori precedenti il periodo della crisi, innescandosi così una corsa agli acquisti sui bancari, anche a Piazza Affari. Sull’indice Ftse Mib, salgono anche Pirelli e i titoli Fiat. Bene anche Generali (+1,29%) con Jp Morgan che ha alzato il rating da ‘underweight’ a ‘neutral’. In evidenza Edison, che guadagna più del 3% nel giorno dell’addio dell’amministratore delegato Umberto Quadrino, e l’A.S. Roma, che balza più del 5%.
Intanto in Europa le preoccupazioni sui Piigs continuano a permanere: nella giornata di oggi, si assiste a un nuovo massimo per gli spread di Grecia e Portogallo che nei confronti della Germania, sul comparto decennale, hanno testato nuovi massimi. L’Eurostat ha comunicato inoltre in mattinata che nel corso del 2010 il deficit della Grecia si è attestato al 10,5% del Pil, rivedendo al rialzo le sue precedenti stime, che erano del 9,4%. Ancora, sempre l’Eurostat ha affermato che nell’Eurozona, il rapporto deficit/Pil è sceso complessivamente l’anno scorso al 6%.
E riguardo all’Italia, l’istituto ha reso noto che nel 2010 il debito italiano è salito al 119% del Pil. A tal proposito, sono stati resi noti anche i risultati dell’asta dei titoli di stato italiano: occhio ai rendimenti dei Ctz a due anni, che sono saliti al 3%, di mezzo punto percentuale rispetto all’ultima asta. In rialzo anche i rendimenti dell’asta spagnola, con quelli a tre mesi che sono balzati dallo 0,899% di marzo all’1,371%.
Sul fronte delle materie prime, proprio nella giornata di ieri oro e argento hanno testato nuovi massimi. Si medita sull’opportunità di avviare posizionamenti long sui due metalli. Intanto sul Comex il metallo giallo è ora in calo di $4,1 a $1.505, mentre l’argento scivola di 119 centesimi a $45,95 l’oncia.
Pochi movimenti intanto sui futures sul petrolio scambiati a New York, che viaggiano in calo di 30 centesimi (-0,27%), a $111,99, mentre il Brent sale a $123,80, guadagnando 14 centesimi.
Sul fronte valutario, l’euro si è indebolito stamattina contro il dollaro, dopo le dichiarazioni del presidente della Bce Jean-Claude Trichet, che in un’intervista ha detto di condividere le posizioni secondo cui un dollaro forte sarebbe negli interessi degli Stati Uniti. Ma al momento, sui mercati newyorchesi, la moneta unica recupera e mette a segno un rialzo a $1,4609. L’euro guadagna anche sullo yen a 119,36, mentre perde contro il franco svizzero a 1,2816. Il dollaro perde poi contro la moneta nipponica a 81,67.
Alle 12.30 circa (le 6:30 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 sale di 4,90 punti (+0,37%), a 1.335,70 punti.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in crescita di 7,50 punti (+0,32%), a 2.385.
Il contratto sul Dow Jones mette a segno un rialzo di 27 punti a quota 12.454(+0,22%).