New York – Secondo l’opposizione il presidente dello Yemen Ali Abdallah Saleh sarebbe disposto a firmare un accordo di transizione per abbandonare il suo incarico. Lo riferisce l’agenzia di stampa Reuters.
Il piano elaborato da opposizione e governo del paese del Golfo – alle prese con le rivolte dei contestatori del regime – sara’ messo nero su bianco in giornata. All’intesa si e’ arrivati dopo una mediazione dei diplomatici americani ed europei, che hanno apportato delle lievi modifiche al testo originale.
“In seguito agli sforzi americani, europei e del Golfo, il presidente ha accettato di firmare l’accordo sull’iniziativa dopo delle semplici modifiche, e la firma avra’ luogo gia’ da oggi”, ha detto il responsabile principale della fazione degli oppositori, Yahya Abou Ousboua. Da piu’ mesi ormai il presidente Saleh deve fare i conti con diverse manifestazioni anche violente di parte della popolazione che chiede le sue dimissioni.
Ieri tre soldati yemeniti sono stati uccisi in un attacco contro un posto di controllo dell’esercito nella provincia di Hadramaut nel sud-est dello Yemen.
Alcuni uomini armati, ha riferito una fonte anonima, a bordo di un veicolo, hanno aperto il fuoco con armi automatiche, contro un posto di blocco dell’esercito yemenita, vicino alla localita’ di Ghail Bawazir, uccidendo tre soldati e ferendone un quarto.
La fonte non ha precisato chi possa aver compiuto l’attacco, ma nella zona meridionale dello Yemen risulta molto attivo il gruppo di al-Qaeda nella Penisola arabica (Aqpa), nato dalla fusione dei rami sauditi e yemeniti della rete, che hanno spesso rivendicato attacchi nel sud dello Yemen contro le forze di sicurezza.