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Paura Piigs anche in Usa: futures in rosso

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New York – Quando manca un’ora e mezzo all’avvio delle contrattazioni, i derivati sui principali indici della borsa americana (vedi quotazioni a fondo pagina) scambiano sotto i livelli di parita’, facendo pensare a un avvio in ribasso.

Si prospetta dunque un inizio di settimana molto difficile anche in America dopo il sell off visto in Asia e in Europa, principalmente per via dei timori legati al caos del debito sovrano dei paesi periferici dell’area euro. Si riscontra un po’ ovunque una fuga generalizzata dagli asset rischiosi.

A pesare e’ la decisione a sorpresa di S&P arrivata nel weekend di tagliare l’outlook sull’Italia da stabile a negativo e le prospettive di una ristrutturazione del debito pubblico greco.

Nel Vecchio Continente la tensione e’ evidente, e non solo per i fattori Grecia e Italia, ma anche per il risultato delle elezioni amministrative in Spagna. Fari inoltre sempre sui problemi delle banche e sulla loro necessità di aumentare il capitale.

Non si puo’ certo dire che i problemi del debito europeo siano una questione nuova, ma il focus sull’Italia e’ motivo di particolare preoccupazione nei mercati, perche’ negli ultimi mesi era stato uno dei pochi paesi dell’area non core a essere tenuto lontano dalle luci dei riflettori nei mercati.

Tra i singoli titoli americani, le azioni Apple pagano le notizie di un’esplosione avvenuta in un impianto di Foxcoon in Cina. Il gruppo asiatico e’ uno dei principali partner fornitori del gigante informatico californiano.

Sugli altri mercati, i contratti del greggio con consegna luglio sono in calo (-2,47%) a $97,63 il barile. I contratti con scadenza luglio sull’oro avanzano 0,05% $1.509,6 l’oncia. Sul valutario l’euro e’ in flessione (-0,9%) a $1,4033. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale si attesta a quota 3,11%, in flessione di 3,9 punti base.

Alle 14.00 (le 8:00 ora di New York) il future sull’indice S&P500 arretra di 10,6 punti a 1.317,2 (-0,8%).

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in ribasso di 20,5 punti a 2.323 (-0,87%).

Il contratto sull’indice Dow Jones cede 102 punti (-0,82%), in area 12.364.