Milano – Dopo le forti vendite di ieri, dovute nel caso di Piazza Affari anche all’incidenza dello stacco delle cedole, c’è voglia di rimbalzo in Europa, sebbene in misura ancora cauta. Ma Milano, dopo una performance positiva, azzera i guadagni e cede lo 0,15%, per poi tornare attorno alla parità, messa comunque sotto pressione dall’ultima nota di S&P contro le banche italiane. Gli altri indici europei vanno decisamente meglio: Londra avanza dello 0,42%, Francoforte sale dello 0,62%, Parigi più debole fa +0,16% e Madrid avanza dello 0,40%. Da segnalare in mattinata la forza della borsa di Atene, che è arrivata a balzare più del 3%.
Anche i futures americani sono positivi, nell’attesa della pubblicazione di alcuni dati.
Appena due giorni dopo aver tagliato l’outlook sull’Italia, S&P si è scagliata infatti contro quattro istituti . I bancari mettono così sotto pressione: tra questi Intesa SanPaolo, diretta interessata del downgrade dell’outlook di S&P, che perde l’1,24%. Giù anche Mediobanca (-0,54%), altra banca nel mirino dell’agenzia. Cedono poi Banca Popolare di Milano (-2,59%), Mps (-2,03%), Ubi Banca (-0,96%= e Unicredit (-0,59%). Tra le storie positive Fiat Spa (+2,45%), nel giorno dell’annuncio dei ripagamenti dei debiti di Chrysler ai governi americano e canadese.
Sotto i riflettori il settore bancario, dopo la nota di Moody’s, che ha reso noto che potrebbe rivedere al ribasso il rating di alcune banche britanniche.
La notizia va ad aggiungersi al clima di preoccupazione che continua ad aleggiare in Europa e che ha per oggetto la situazione in cui versa la Grecia e in generale tutta l’area euro.
I timori si riflettono anche oggi con l’allargamento degli spread dei titoli periferici; quelli di Portogallo, Irlanda e Grecia tornano a toccare nuovi record. Il tutto mentre Christian Noyer, membro del direttivo Bce, avverte che una eventuale ristruturazione della Grecia causerebbe un default horror.
La carrellata di notizie negative non intacca però per ora l’euro, che si conferma saldo e che, dopo aver superato pochi minuti fa quota $1,41, si attesta sempre in rialzo a New York a quota 1,4088. La moneta unica sale anche contro il franco svizzero a 1,2414, e sullo yen a 115,26, mentre il dollaro cede contro la valuta nipponica a 81,81.
Sul fronte delle commodities, i futures sul petrolio quotati a New York salgono dell’1,23% e si attestano a $98,90. In crescita anche l’oro, che sul Comex avanza di $7 a $1.522,4 l’oncia e l’argento, che balza di 79 cents, a $35,69.
Intanto alle 12.36 (le 6.36 ora di New York) il future sull’indice S&P500 sale di 2,90 punti (+0,22%), a quota $1.318,10.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in aumento di 4 punti (+0,17%), a 2.319,25.
Il contratto sull’indice Dow Jones avanza di 30 punti (+0,24%), a 12.392.