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Forti vendite nella notte di contratti mini S&P, è allarme banche Usa

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Roma – L’avversione al rischio che si sta manifestando sui mercati è spiegata oggi non solo con il caso Grecia e in generale con le preoccupazioni sul destino dell’area euro, ma anche con la notizia pubblicata durante la notte dal Wall Street Journal online: quella secondo cui cinque tra le principali banche americane potrebbero pagare almeno $17 miliardi, se non dovessero riuscire a trovare un accordo nella class action che le ha colpite.

Di nuovo, l’accusa è di aver adottato pratiche improprie nei procedimenti di foreclosure, ovvero di pignoramento delle abitazioni. La cifra che grava sulle banche potrebbe essere ancora più alta, visto che anche alcune agenzie federali come il dipartimento Immobiliare e di Sviluppo Urbano, insieme allo stesso dipartimento della Giustizia, potrebbero sporgere denunce per le pratiche illegali adottate dagli istituti.

Le banche interessate hanno proposto di porre fine all’accordo con un pagamento di $5 miliardi. Ma sia i funzionari statali che federali hanno risposto che la cifra è insufficiente.

“I mercati oggi stanno scontando anche questa notizia – ha detto Alessandro Frigerio, analista finanziario di RMJ Sgr, in una intervista a Class Cnbc – basti pensare che nella notte americana, verso le ore 4, abbiamo assistito a una forte vendita sui contratti mini S&P. E al momento c’è una pressione sui futures americani”.