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Borse Ue: bruciati i guadagni, braccio di ferro tori-orsi

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New York – Le piazze finanziarie d’Europa hanno perso tutti i rialzi accumulati sin qui e ora scambiano sulla linea di parita’. Nei giorni scorso la salita dell’euro/dollaro e’ stata contrastata dal fatto che le borse hanno mostrato un segno negativo nei giorni scorsi, ma oggi la misuca e’ cambiata, anche grazie alle parole di rassicurazione spese dalle autorita’ dell’area della moneta unica e al consiglio della Bce di acquistare bond greci.

La giornata si preannuncia dunque estramamente incerta, dopo quattro sedute negative consecutive per l’azionario europeo, con gli investitori ancora preoccupati sulle prospettive dell’economia. Intorno alle 12 l’indice FTSE Mib e’ piatto, stesso andamento anche per l’Allshare. “Si tenta il rimbalzo, anche se i volumi sono veramente bassi e quindi non ci vuole molto a muovere i titoli”, osserva un trader contattato da Reuters.

A livello di settori incerte le banche. La piu’ penalizzata e’ Pop Milano. Indecise su quale strada prendere le societa’ energetiche, poco mosse Eni ed Enel. Acea cede invece terreno dopo l’allarme lanciato dall’AD secondo il quale il “si” al referendum sull’acqua mette a rischio il piano industriale della multiutility di Roma.

Fra i minori balza Telecom Italia Media, il titolo migliore del Ftse/All Share. A spingere l’azione al rialzo e’ l’ipotesi che il conduttore Rai Michele Santoro possa approdare a La7 dopo l’addio alla tv di stato. “E’ l’effetto Santoro. Per la societa’ che controlla la7 sarebbe un bel colpo di immagine e poi si prevede un balzo degli introiti pubblicitari”, osserva un broker interpellato da Reuters.

Acquisti in particolare sul settore minerario, comparto che per antonomasia rispecchia l’andamento dell’economia reale e che percio’ nei giorni scorsi ha sofferto i dati macro non brillanti. Incongruenza preoccupante tra il grande restringimento degli spread e il movimento degli istituti finanziari, che non ha beneficiato della riduzione dei differenziali. Oggi le banche proveranno a recuperare.

“C’e’ la necessita’ di una rotazione settoriale salutare, di cui c’e’ assoluto bisogno”, dice a Class CNBC Alessandro Frigerio, analista finanziario di RMJ Sgr. In Italia i consumi tornano a crescere, secondo la Confcommercio.

Nelle sedute scorse l’mpatto negativo sugli indici azionari e’ arrivato dalle notizie sulla Grecia e dai dati macro americani. I numeri economici hanno lasciato il dollaro esposto. “Tentativo di calmare gli animi da parte della Bce, ma noi siamo scettici sul piano di salvataggio della Grecia, ma difficilmente i soldi spesi torneranno indietro e non c’e’ un vero commitment da parte del paese”, sostiene Gabriele Vedani, managing director di FXCM Italia.

Secondo il rappresentante del FMI ad Atene, Bob Traa, la Grecia ha fatto dei progressi nell’affrontare la crisi del debito ma ora occorre che acceleri sulle riforme strutturali: “La Grecia e’ arrivata a uno snodo critico e non ha tempo da perdere, ora non e’ il momento di rallentare – ha affermato Traa – senza ulteriori riforme l’economia si riequilibrera’ su redditi piu’ bassi”. Intato Jean-Claude Trichet, numero uno della Bce, ha esortato ad acquistare bond greci.

Tra i singoli titoli a Milano bene Fondiaria/Sai, favorite dalle ricoperture dopo i cali degli ultimi giorni e dalla nomina di Peluso. Il fatto che l’azienda stia voltando faccia piace al mercato.

A livello di notizie societaria Eni ha stretto un accordo con la Petrosa, azienda di stato sudafricana. La Repubblica evidenzia che oggi il consiglio d’amministrazione della Popolare di Milano si riunira’ per rispondere ai rilievi dell’ispezione Bankitalia. Secondo il quotidiano non sara’ una riunione facile, visto che gli uomini di Mario Draghi hanno trovato una serie di irregolarita’ “non da poco”. Irregolarita’ che hanno spinto il gruppo ad annunciare un aumento di capitale da 1,2 miliardi di euro, una cifra decisamente maggiore delle attese degli addetti ai lavori.

Sul fronte valutario prosegue in progresso la seduta per l’euro che scambia positivio avvicinandosi a quota 1,47 dollari. La moneta unica viene scambiata a 1,4672, in rialzo dello 0,66%.

Fase attendista sul fronte delle commodities futures sul petrolio sono si attestano in cauto progresso a 99,16 dollari al barile. L’oro e’ stabile a 1.549,3.