Bangkok – I principali listini della regione Asia iniziano la settimana in calo. Sono ancora i segnali sul rallentamento della ripresa economica globale a smorzare il sentiment di mercato. Sulle aspettative di una minore domanda, cedono anche gli energetici e i metalli. Leggermente positivo solo l’oro. L’euro ai minimi di giugno, $1,4351.
L’indice Msci Asia Pacific perde circa lo 0,6%. Male il Nikkei di Tokyo (-0,7% in chiusura), dopo che i dati in giornata hanno segnalato un rallentamento degli ordinativi di macchinari, del 3,3% ad aprile su base mensile, segnale che le aziende non sono ancora fiduciose sullo stato di salute dell’economia. Leggermente positivo solo il Kospi di Seul (+0,1%), grazie alla debolezza del won che supporta gli esportatori. Perdono anche il Shanghai Composite della Cina (-0,51%), che attende i dati di domani sulla produzione industriale, produzione che dovrebbe mostrare un rallentamento della crescita, e l’Hang Seng di Hong Kong (-0,23%), trascinato dal ribasso dell’Hang Seng Property Index, dopo le misure restrittive introdotte venerdì dal governo della città-stato per raffreddare il mercato immobiliare.
“Crediamo che i mercati rimarranno assopiti per tutto il periodo estivo”, ha detto a Bloomberg Arnout Van Rijn, chief investment officer Asia a Hong Kong per Robeco. “L’outlook sul debito negli Stati Uniti e in Europa è a dir poco terrificante. In aggiunta, gran parte delle banche centrali asiatiche stanno continuando ad alzare i tassi di interesse. Non ci sono fattori positivi al momento.”
I segnali sul rallentamento della ripresa pesano sulle principali commodities: Wti ($98,83, -0,46%), Brent ($118,47, -0,26%), oro ($1.531,5, +0,15%), argento ($35,86, -1,29%) e rame ($4,0365, -0,49%).
Euro ai minimi da giugno, $1,4351 (+0,16%).