Società

Wall Street in rimonta dopo i dati, ma occhio alla Grecia

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New York – Apertura in rialzo dei listini azionari americani che riescono finalmente a rendersi protagonisti di una buona partenza. I rialzi sono pari a un punto percentuale per Nasdaq e S&P 500, Dow in progresso dello 0,26%.

A spingere i mercati sono le notizie giunte dalla Cina, dove la produzione industriale e’ cresciuta piu’ del previsto. Sempre sul fronte macro l’attenzione e’ rivolta anche alle cifre di maggio relative ai prezzi alla produzione e alle vendite al dettaglio. In entrambi i casi i dati si sono rivelati migliori delle attese, anche se di poco. Ale 16 italiane saranno pubblicati i dati sulle scorte di magazzino.

Intervistato da Marketwatch Morten Kongshaug, chief strategist di Danske Bank, sostiene che nei mesi a venire i mercati americani faranno bene, grazie alla solidita’ delle societa’, che offuscheranno le preoccupazioni legate alla ripresa economica.

Ma le incertezze politiche ed economiche sono tante, occupazione e debito sovrano europeo su tutte, troppe perche’ la borsa si muova in rialzo con costanza. Sara’ dunque con ogni probabilita’ un movimento laterale a caratterizzare l’azionario per il resto dell’anno. Le aziende hanno bilanci troppo solidi e i risultati saranno troppo positivi, perche’ si verifichi invece un calo.

In ambito societario Nokia e Apple hanno trovato un accordo su una disputa legale sulle licenze. Sempre nel comparto hi-tech, anche i titoli di Hewlette-Packard saranno al centro delle attenzioni, dopo l’annuncio di diversi cambiamenti manageriali.

Ieri, un giorno prima della riunione straordinaria dell’Eurogruppo sulla questione greca, il giudizio di S&P sul debito sovrano di Atene e’ stato abbassato di tre gradini a tripla C. Outlook a lungo termine confermato a negativo, con un altro taglio che non e’ da escludere nel prossimo anno.

La ristrutturazione del debito sovrano ormai non puo’ essere piu’ rimandato. Ma si discute dell’eventuale intervento dei privati. Le ultime ipotesi parlano di un nuovo pacchetto da 90 miliardi.

Alcuni ipotizzano la partecipazione intorno ai 25 miliardi dei privati. Ma per la Bce deve essere una libera scelta della banche, e non un obbligo come vuole invece la Germania. E intanto il mercato sta gia’ ragionando su quello che potrebbe accadere agli altri paesi periferici.

I rendimenti dei bond greci a 10 anni sono saliti ai nuovi massimi dalla nascita dell’euro, forti di un aumento di 50 punti base al 17,51%. I titoli equivalenti portoghesi e quelli irlandesi hanno raggiunto a loro volta massimi storici al 11,38% e all’1,52% rispettivamente.

Sul fronte primario, le aste in Spagna, Grecia e Italia hanno mostrato rendimenti in rialzo e domanda nel complesso positiva. Nell’emissione di titoli Btp a cinque anni, lo yield e’ salito al 3,9% dal 3,77% precedente. In Grecia rendimento aumentato di 8 punti base rispetto a maggio.

Sugli altri mercati, i contratti del greggio con consegna luglio sono in rialzo dello 0,25% a $97,54 il barile. I contratti con scadenza luglio sull’oro sono in progresso dello 0,24% a $1.519,2 l’oncia. Sul valutario l’euro e’ in rialzo nei confronti del dollaro (+0,13%) a $1,4436. Quanto ai Treasury, prezzi ancora in rialzo con il rendimento sul decennale che si attesta a quota 3,05%, avanzando di 6,8 punti base.