Bangkok – È focus sulla Grecia e i sell fioccano sulle borse asiatiche. L’indice Msci Asia Pacific perde oltre il 2%. Nikkei (-1,7% in chiusura), Kospi di Seul (-1,91%), Hang Seng di Hong Kong (-1,9%), Shanghai Composite della Cina (-1,1%), Asx200 dell’Australia (-1,86%) e Straits Times di Singapore (-1,21%).
Aumenta il rischio default della Grecia dopo che i CDS sono balzati ai nuovi record. Il primo ministro Papandreou in giornata cercherà di superare il voto di fiducia mentre nelle strade si sono avute grandi proteste da parte della popolazione contro le misure di austerità introdotte. Ne soffrono tutti listini asiatici. Euro a $1,4127 sul dollaro. Raggiunti i minimi da settimane sulla valuta nipponica ¥114,17.
“Il sentiment ora è completamente guidato dalla situazione greca”, ha detto a Bloomberg Scott Minerd, CEO di Guggenheim Partners LLC. “La vera domanda è se il default o la ristrutturazione creerà in Europa, quello che ha creato il crollo di Lehman. Se continueranno a trascinare il problema a lungo, alla fine avremo un disastro.”
Tra le principali commodities bene gli energetici, in calo i metalli e gli agricoli: Wti ($95,02, +0,22%), Brent ($113,94, +0,82%), oro ($1.527, +0,05%), argento ($35,41, 0%) e rame ($4,1075, -0,35%).
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