Società

Scuola media: in 600 mila attesi all’esame delle polemiche

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Roma – Per i 593.372 alunni impegnati in questi giorni negli esami di terza media è arrivato il momento della temuta prova Invalsi: stamattina, a partire dalle ore 8,30, si svolgerà la somministrazione della verifica nazionale, uguale per tutti, in contemporanea per le classi terminali del primo ciclo d’istruzione.

Prima verrà svolta quella di matematica e, a seguire, dopo 15 minuti di pausa, quella di italiano. Alla luce della complessità dei test, viale Trastevere ha deciso che quest’anno i candidati avranno a disposizione 75 minuti per ciascuna prova (15 in più per ciascuna rispetto allo scorso anno).

Anche per l’eccessiva complessità delle decine di test (la maggior parte dei quali a risposta multipla), la prova Invalsi continua ad essere molto discussa: secondo una parte dei docenti, sostenuti dai sindacati di base, in particolare Cobas e Unicobas, rappresenta un modo indiretto per valutare il loro operato.

I contestatori delle verifiche standardizzate sostengono che questo esame costituirebbe una modalità di giudizio priva di oggettività: sulla preparazione degli alunni, infatti, incidono diverse ‘variabili (ambiente sociale, livello culturale dei genitori, educazione, servizi, ecc.) su cui la professionalià e bravura dei docenti può incidere solo in minima parte.

Como lo scorso anno, l’esito della prova di oggi andrà a fare media (assieme a quello d’ammissione, gli altri tre o quattro scritti e l’orale conclusivo) per la costituzione della votazione finale. E poiché con l’allineamento della nostra legislazione scolastica a quella della maggior parte dei paesi dell’area Ue, sia il voto finale sia il punteggio di ciascuna prova d’esame saranno espressi in decimi, sarà molto difficile per gli alunni raggiungere il massimo. Stesso discorso per la lode, assegnabile solo a coloro a cui verrà assegnato il punteggio finale di 10/10.