Milano – I listini azionari europei proseguono la giornata di contrattazioni in rialzo, grazie anche all’apporto positivo arrivato dalle borse
asiatiche, con Tokyo che ha beneficiato della nota positiva di Citigroup sul settore auto. Tuttavia, gli indici azionari si allontano dai massimi, complice la delusione per la pubblicazione dell’indice Zew, che è crollato nel mese di giugno.
In generale, c’è poi una grande attesa per il passaggio al Parlamento di Atene delle misure di austerity, e ancora prima per il dato economico Usa relativo alla vendita di case esistenti negli Stati Uniti.
Le condizioni economiche in cui versano gli Usa preoccupano infatti sempre di più; e non sono affatto confortevoli neanche le prospettive sulle finanze pubbliche, tanto che Fitch è stata l’ultima agenzia di valutazione, dopo Moody’s e S&P, a lanciare un allarme, avvertendo che esiste il rischio che il paese perda la tripla A. Intanto parte oggi la riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, che si pronuncerà sui tassi sui fed funds e sulle decisioni in tema di quantitative easing nella giornata di domani. Nel frattempo, quasi indifferenti alla nota di Fitch, i futures sugli indici americani riportano una performance al rialzo.
Tornando alle notizie europee, l’indice Zew, a tal proposito, è stato a dir poco deludente, crollando a giugno a -9 punti dai 3,1 di maggio, ben al di sotto delle attese. I timori sulla Grecia e anche sul rallentamento dell’economia tedesca hanno sferrato un duro colpo alla fiducia della Germania. Per questo motivo, seppur positive, le borse europee allentano il passo, rimanendo comunque ancorate saldamente per ora al segno più: il Ftse Mib a Milano sale dello 0,42%, Londra avanza dello 0,56%, Francoforte sale dello 0,53%, Parigi segna un progresso dello 0,83% e Madrid fa +0,90%.
Le notizie negative non hanno risparmiato oggi per l’ennesima volta neanche l’Italia, con Moody’s, che è tornata all’attacco e ha messo sotto osservazione per un possibile downgrade il rating di 23 tra regioni, province e città italiane. E non solo: l’agenzia di valutazione ha messo sotto osservazione il rating delle società pubbliche italiane Enel, Eni, Finmeccanica, Poste e Terna.
In generale, è comunque la preoccupazione generale sulla stessa sopravvivenza dell’euro, che al momento fa parlare di sé, soprattutto dopo l’articolo del Telegraph. Leggete anche l’articolo sul referendum contro l’euro.
Sul fronte valutario, intanto l’euro soffre la pubblicazione dell’indice Zew così come anche i mercati finanziari e si allontana dal raggiungimento di quota $1,44, rimanendo comunque in rialzo a New York a quota $1,4349. La moneta unica cede contro il franco svizzero a 1,2095, mentre sale sullo yen oltre quota 115. Contro la moneta nipponica, il dollaro perde invece a 81,15.
Sul fronte delle commodities, i futures americani sono in rialzo dell’1% circa e si attestano a $94,19 al barile. In lieve rialzo anche l’oro (+$3 a $1.545 l’oncia) e le quotazioni dell’argento (+6,9 cents a $36,14 l’oncia).
Riguardo invece al mercato dei titoli di stato, sia la Spagna che la Grecia hanno emesso titoli a breve termine: In generale, il mercato ha ben recepito queste emissioni. Il clima sul fronte dei paesi periferici appare più tranquillo rispetto ai giorni precedenti, anche se si mette in evidenza il caso del Portogallo, con lo spread che è arrivato a testare nuovi record.
Intanto, guardando a Piazza Affari, la giornata è iniziata bene per le banche, anche se ora i guadagni si sono smorzati; in primo piano Unicredit e BPM: il primo titolo sale dello 0,34% e il secondo perde lo 0,61%. Vira in negativo Mediobanca (-0,71%), e anche Mps è in rosso (-0,94%). Tra i titoli in rialzo, bene Atlantia (+1,47%), A2A (+1,11%), ma soprattutto Tod’s, con un +1,98%.
Intanto alle 12.40 (le 6:40 ora di New York) il future sull’indice S&P500 sale di 5,40 punti (+0,42%), a 1.279,2 punti.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in crescita di 7,75 punti a quota 2.207,25.
Il contratto sull’indice Dow Jones avanza di 42 punti (+0,35%), a 12.055.