Siena – Tassi di interesse: in area Euro la sessione di oggi si è aperta con tassi di mercato governativi e swap in calo e con un forte allargamento degli spread sui periferici, in particolare di Italia e Spagna. L’ondata di vendite che ha colpito il mercato obbligazionario italiano ha portato lo spread verso il decennale tedesco ad un nuovo record. Il movimento sta continuando anche in mattinata con il differenziale che ha superato i 260 pb ed il tasso sul titolo a dieci anni portatosi sopra il 5,4%, il massimo dal 2002, con volumi Mts superiori ai 550Mln€ lo scorso venerdì.
Il presidente del consiglio europeo Van Rompuy ha indetto questa mattina una riunione che coinvolge anche Trichet, il presidente della Commissione europea Barroso, il presidente dell’Eurogruppo Juncker ed il Commissario agli affari economici e monetari Rehn. La riunione precede il consiglio Ecofin che inizierà nel pomeriggio.
L’agenzia di rating Moody’s, secondo quanto riportato a Reuters, nell’esaminare il rating dell’Italia valuterà le misure di bilancio che emergeranno dall’iter parlamentare della manovra, nonché la situazione politica del paese.
Da oggi e fino al 9 settembre la Consob obbligherà gli investitori a comunicare le posizioni ribassiste rilevanti. In particolare dovranno essere rese note le posizioni nette corte relative ai titoli azionari delle società quotate in Italia prima quando sono uguali o superano lo 0,2% del capitale dell’emittente e successivamente l’obbligo si attiva per ogni variazione pari o uguale allo 0,1% del capitale.
Secondo alcune indiscrezioni riportate dal quotidiano tedesco Die Welt, la Bce starebbe supportando l’ipotesi di allargamento del fondo Efsf a 1500 Mld€.
Intanto venerdì il Fmi ha approvato l’erogazione della quinta tranche da 3,2 Mld€ alla Grecia del prestito da 110 Mld€.
Durante la riunione Ecofin di oggi sarà trattato anche il nuovo piano di aiuti alla Grecia compreso la partecipazione dei privati ad un possibile rollover del debito.
Negli Usa i tassi di mercato governativi hanno chiuso la sessione di venerdì in marcato calo dopo i deludenti dati relativi al mercato del lavoro di giugno, che hanno evidenziato un incremento del numero di posti di lavoro nel comparto non agricolo nettamente al di sotto delle attese, a fronte di un rialzo del tasso di disoccupazione (da 9,1% a 9,2%).
All’interno del dato complessivo, continuano a scorgersi segnali complessivi di debolezza più strutturale. In particolare: 1) la durata media della disoccupazione ha segnato un nuovo record storico avvicinandosi quasi alle 40 settimane; 2) la crescita dei salari medi orari continua a risultare piuttosto contenuta (+1,8% a/a); 3) il tasso di partecipazione rimane in prossimità dei minimi storici, così come la percentuale dei disoccupati senza lavoro da più di 6 mesi che permane da ormai più di un anno sopra il 40%.
Ieri l’incontro indetto da Obama con i leader repubblicani e democratici sul tema dell’innalzamento del tetto del debito, si è concluso dopo circa 90 minuti senza un accordo. Obama ha pressato le parti per un accordo che includa anche un piano di riduzione del deficit di 4000Mld$ in 10 anni, in seguito sia a rialzo delle tasse sia a tagli alla spesa, prima fra tutte il Medicare ossia la spesa per l’assistenza agli anziani. I repubblicani dal canto loro si sono detti disposti ad un piano più contenuto di soli 2000Mld$ in 10 anni, che non contempli però rialzo delle tasse. I negoziati riprenderanno oggi e proseguiranno nel corso della settimana.
Oggi inizia la cosiddetta “stagione delle trimestrali”, a partire da Alcoa che rilascerà i propri dati a mercati chiusi.
Valute: euro in marcato deprezzamento vs dollaro sulla scia delle rinnovate tensioni sui paesi periferici, in particolare Italia e Spagna. Il cross, dopo la rottura dell’importante supporto in area 1,42 potrebbe nei prossimi giorni andare a testare i minimi raggiunti lo scorso mese in area 1,41.
Yen in apprezzamento nella giornata di venerdì in seguito ai deludenti dati Usa e alle rinnovate tensioni sui paesi periferici dell’area Euro. Il cross vs dollaro continua a rimanere ormai da settimane nel range 80 – 81,30/50, mentre quello vs euro ha rotto l’importante area di supporto in area 115. Importante nei prossimi giorni la tenuta del supporto a quota 113,50 per evitare ulteriori cali.
Da segnalare durante il weekend la forte accelerazione dell’inflazione in Cina che, nel mese di giugno, ha raggiunto il 6,4%, livello massimo da giugno 2008, in seguito principalmente al forte rialzo della componente alimentare.
Materie Prime: giornata negativa per la maggior parte delle commodity a seguito ai dati negativi sull’occupazione Usa. In ribasso i metalli industriali, fra cui il rame (-0,8%), in seguito a revisioni al ribasso della crescita degli Usa. In calo anche il greggio (-2,5%).
Tra le commodity che hanno beneficiato del clima di incertezza vi è l’oro (+0,7%). Anche gli agricoli hanno messo a segno dei rialzi, soprattutto grano (+4,16%) e mais in seguito alle previsioni di siccità negli Usa per le prossime due settimane.
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