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Berlusconi rompe il silenzio e lancia l’appello: Siamo uniti

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Roma – Dopo giorni di silenzio, Silvio Berlusconi affida ad una dichiarazione scritta la risposta del governo alla crisi e all’attacco speculativo in atto: la manovra è “efficace e credibile” e sarà anche “rafforzata”; il governo “è stabile e forte”; il sistema bancario “è solido”; l’economia italiana “è vitale”. E anche se il momento è “certamente non facile”, il premier è sicuro degli “innegabili punti di forza” dell’Italia, grazie anche “all’impegno di tutte le forze politiche” e al “senso di responsabilità delle parti sociali”.

Un messaggio di fiducia, dunque, quello inviato da Berlusconi, nel giorno in cui il Parlamento accelera l’iter di approvazione della manovra con l’ok definitivo entro domenica. Accelerazione apprezzata dal capo dello Stato Giorgio Napolitano. Dunque per Berlusconi ora “dobbiamo essere uniti, coesi nell’interesse comune, consapevoli che agli sforzi e ai sacrifici di breve periodo corrisponderanno guadagni permanenti e sicuri. Questa deve essere oggi la nostra risorsa fondamentale”.

La premessa del premier è che “la crisi di fiducia che si è abbattuta in questi giorni sui mercati finanziari colpisce anche l’Italia, ma la minaccia riguarda tutti, riguarda la moneta comune, il segno più concreto dell’unità dell’Europa”. A questo proposito “le autorità europee e i governi nazionali sono impegnati a fondo per sventare il pericolo di un regresso che ci riporterebbe indietro di venti anni”. E “siamo in prima fila in questa battaglia”.

Tuttavia, riconosce Berlusconi, “per noi, per l’Italia, è un momento certo non facile”, visto che “la crisi ci coglie nel mezzo del forte processo di correzione dei conti pubblici che abbiamo da tempo intrapreso e rafforzato pochi giorni fa”. In ogni caso, rivendica, “la nostra capacità di mantenere i conti sotto controllo dopo lo scoppio della crisi finanziaria nel 2009 è stata superiore a quella di altri paesi”. E anche gli interventi all’esame del Parlamento “accelerano la riduzione del debito. Già quest’anno porteremo il saldo primario in significativo attivo. La crisi ci spinge a accelerare il processo di correzione in tempi rapidissimi, a rafforzarne i contenuti, a definire compiutamente i provvedimenti ulteriori volti a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014. Occorre eliminare ogni dubbio sulla efficacia e sulla credibilità della correzione, ma occorre anche operare per rimuovere gli ostacoli che frenano la crescita della nostra economia”.

Nonostante dunque la difficoltà della situazione, “abbiamo l’Europa al nostro fianco e possiamo contare su innegabili punti di forza. Il governo è stabile e forte, la maggioranza è coesa e determinata. Le nostre banche sono solide e al riparo dai colpi che grandi istituti bancari esteri hanno dovuto subire e sono state pronte a rispondere agli inviti ad accrescere ulteriormente la loro capitalizzazione. La nostra economia è vitale. Può contare sulla capacità innovativa dei nostri imprenditori, sulla laboriosità dei nostri lavoratori, sul senso di responsabilità delle parti sociali”. Dunque, si conclude la nota del premier, “la fiducia nello sviluppo non è mai venuta meno, neanche in momenti più difficili di questo e poggia sull’impegno di tutte le forze politiche, al governo e all’opposizione, a difendere il Paese, le sue prospettive di crescita e il benessere dei suoi cittadini”.