Roma – Come le due soluzioni piu’ probabili alla sua crisi, la Grecia vede un buyback dei bond governativi nell’ambito di un piano di salvataggio dea parte dll’area euro e un coinvolgimento del settore privato in uno swap di titoli di stato.
Lo riferiscono i media locali, citando fonti governative che hanno preferito restare anonime. I quotidiani Ethnos, Eleftherotypia e Eleftheros Typos sostengono che dopo un incontro tra il primo ministro George papandreou e alcuni dei principali ministri del gabinetto, l’amministrazione si sta concentrando su queste due opzioni.
Agli occhi del governo ellenico, una delle soluzioni piu’ facilmente percorribili e’ l’utilizzo del fondo di emergenza European Financial Stability Facility (EFSF) per riacquistare bond per un valore pari a 15-40 miliardi di euro ad uno sconto del 30%. Il governo stima che questa operazione ridurebbe il debito di almeno il 20% senza creare complicazioni pericolose con le agenzie di rating.
La seconda opzione al vaglio e’ seguire la proposta di riscadenziamento del debito avanzata dalla Germania, che prevede uno swap di bond greci con nuova carta del debito ma a piu’ lunga scadenza e tassi di interesse piu’ bassi, una misura che richiede il coinvologimento di privati e che porterebbe a un default selettivo richiesto dalle agenzie di rating.