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Oro sopravvalutato? Niente affatto, guardate meglio

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Roma – Puntare ancora sul rialzo sull’oro o fare dietrofront? La questione è questa, soprattutto ora che i prezzi del metallo prezioso hanno testato l’importante soglia psicologica a quota $1.600 l’oncia. La verità è che ora molti analisti parlano già di una correzione nei prezzi.

Tale stima sarebbe avallata da diversi fattori: intanto, il record segnato dall’oro, espresso tra l’altro in tutte le valute, si trova nella prima pagina del Financial Times (e non solo). Una notizia del genere appare ovvia, ma c’è da dire che spesso i contrarian, all’apparire di una news in prima pagina, possono diventare nervosi, e decidere che i recenti guadagni sono stati eccessivi. Inoltre, altro elemento da considerare, è che in Europa e in generale in gran parte del mondo occidentale, gli investitori retail spesso sono inconsapevoli del potenziale al rialzo dell’oro, e ignorano anche il suo valore in quanto importante asset diversificazione e di ricchezza.

Insomma, il punto è che l’oro non è sopravvalutato, né nel lungo termine né nel breve termine. Le sue quotazioni al record di $1.603 l’oncia sono superiori di appena il 2,5% rispetto al record recente su base nominale a cui abbiamo assistito lo scorso 29 aprile, a $1.563,70 l’oncia. In più, l’oro ha attraversato due mesi di correzione e di consolidamento prima di toccare nuovi massimi su base nominale, al di sopra di quota $1.600.

Ancora, se andiamo a vedere quanto ha fatto l’oro dagli inizi dell’anno a seconda delle valute, la performance non è stata di certo stellare e dunque da formazione di “bolla speculativa£: espresse in dollari, le quotazioni sono in rialzo del 13%, espresse in euro del 7% e espresse in sterline in crescita del 9,4%.

Dunque, prima di pensare a una correzione significativa, sarebbe forse più logico ritenere che il prossimo livello psicologico per il metallo prezioso è a quota $1.700, e non sotto $1.600. E’ bene infine ricordare che, all’apice della sua storia, ovvero negli anni ’70 in generale, l’apprezzamento dell’oro è stato del 30%, per essere poi addirittura superiore del 73% nel 1973 e del 66% nel 1974. Il punto massimo è stato testato infine nel 1979, quando il rally su base annua è stato superiore al 140%.