Roma – Il piano per salvare la Grecia, deciso ieri dai leader dell’Europa, presenta un conto salato per le banche ma non troppo, come ha riferito tra l’altro qualche ora fa la stessa agenzia di rating Fitch. Secondo quanto riporta Bloomberg, le principali banche europee perderanno infatti 20,6 miliardi di euro. E’ questa infatti la cifra di svalutazioni che interesseranno i bond greci che detengono in portafoglio.
Di fatto, come stabilito dal nuovo piano per la Grecia, le banche hanno deciso in via volontaria di procedere a una svalutazione dei titoli greci che detengono pari al 21%. Ma attenzione: prima del salvataggio i bond greci a 5 anni venivano scambiati a circa il 50% del valore nominale.
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Tale svalutazione sarà il frutto di alcune operazioni che le banche metteranno in atto per andare incontro ad Atene, tra cui lo swap dei bond e anche operazioni di buyback sui bond stessi. Da segnalare che complessivamente le 90 banche più grandi dell’Europa detengono nei loro portafogli 98 miliardi di euro circa, stando ai dati riportati da European Banking Authority.
Nel commentare la notizia, Andreas Plaesier, analista bancario presso M.M. Warburg, ha dichiarato in una intervista a Bloomberg che, in ogni caso, “le banche dovrebbero essere in grado di digerire una qualsiasi svalutazione del debito greco, e questa (la svalutazione) è già scontata nei loro titoli. La vera chiave qui è tentare di erogare capitale alle banche greche e porre la parola fine a quella reazione a catena che colpisce le banche che possiedono asset greci”.