New York – Si preannuncia un’apertura decisamente negativa per gli indici americani, con gli Usa che fanno sempre più fronte allo spettro di un default, in assenza di un compromesso sul debito. I tempi si stringono sempre di più e mancano pochissimi giorni alla scadenza del 2 agosto, data oltre la quale gli Stati Uniti scivolerebbero tecnicamente in default. I futures Usa sono così in ribasso (vedi performance in fondo alla pagina).
Intanto i dati sulla crescita economia hanno deluso nel secondo trimestre. La crescita dell’1,3% sarebbe la peggiore da un anno a questa parte, se i dati dei primi tre mesi dell’anno non fossero stati rivisti in peggio allo 0,4% dall’1,9%. Sono cifre molto lontane dal +3,1% registrato negli ultimi tre mesi del 2010, su cui hanno pesato i cali dei consumi.
Sul fronte macroeconomico sono ora attesi i dati sul Chicago PMI e l’indice della fiducia dei consumatori del Michigan.
Gli economisti scommettevano su una crescita dell’1,8% e l’1,3% annunciato e’ una forte delusione. Un impatto negativo lo hanno avuto i consumi deboli dei nuclei familiari, che rappresentano due terzi del Pil Usa. L’aumento e’ stato dello 0,8%, il livello piu’ basso da quando nel 2009 il paese e’ uscito dalla fase della recessione.
Intanto, intervistato da Marketwatch Xhristopher Beauchamp, analista di ricerca presso IG Index, afferma che sembra che “il Dow Jones sia guardando a un avvio al di sotto della soglia dei 12.200 punti. Si tratterebbe della prima volta in un mese. Detto questo la dichiarazione del mercato dei futures dipende da quello che accadrà a Washington tra ora e la notte di domenica”.
Dal fronte aziendale, il focus e’ sui risultati di Amgen, Chevron Corp e Merck. Il gruppo farmaceutico ha chiuso il trimestre con un utile per azione pari a 65 centesimi di dollaro.
Guardando al fronte valutario l’euro rimane colpito dalle vendite, per gli attacchi speculativi che continuano a mettere sotto pressione i bond italiani e spagnoli. Il rapporto eur/usd scende delo 0,4% a 1,4277. Quanto ai Treasuries, il rendimento sul decennale e’ in calo di 7 punti base al 2,87%.
All’interno della sfera delle commodities futures sul petrolio scendono dello 0,8% centesimi a $96,66 al barile, mentre le quotazioni dell’oro sono in progresso dello 0,15% a quota $1.618,7 l’oncia.
Intanto alle 15 (le 9 ora di New York) il future sull’indice S&P500 scende di 11,3 punti, a quota 1.285,5 punti.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in ribasso di 16,5 punti, a 2.353,5.
Il contratto sull’indice Dow Jones arretra di 125 punti a 12.069.