New York – L’agenzia cinese Dagong Global Credit ha tagliato il rating degli Stati Uniti da ‘A+’ ad ‘A’ con outlook negativo. In una nota l’agenzia sottolinea come l’aumento del tetto del debito “abbia temporaneamente evitato un default ma non abbia migliorato la sua solvibilita’”.
Secondo Dagong, la crescita del debito nazionale ha superato quella dell’economia e delle entrate fiscali e questo portera’ all’incapacita’ di ripagare quel debito. Il downgrade segue quello gia’ operato a novembre.
Gli Stati Uniti non sono riusciti a disinnescare “la bomba del loro debito” e la Banca centrale cinese continuerà a differenziare i suoi investimenti in valute straniere di fronte alla minaccia che pesa ancora sul dollaro.
“Le riserve di cambio della Cina continueranno a seguire i principi della diversificazione degli investimenti e della gestione dei rischi”, ha fatto sapere in un comunicato Zhou Xiaochuan, il governatore della Banca centrale.
Le riserve di cambio della Cina, le più importanti del mondo, hanno raggiunto i 3.197,5 miliardi di dollari a fine giugno, in aumento del 30,3% sull’anno, secondo la Banca centrale cinese.
Ma la Cina è preoccupata della situazione negli Usa poiché è di gran lunga il più grande creditore degli Stati Uniti, e possedeva fino al maggio 2011 circa 1.160 miliardi di dollari di buoni del tesoro americani, secondo cifre comunicate da Washington.
L’adozione da parte del Congresso Usa di un testo che permette di evitare il default non è riuscito a disinnescare “la bomba del debito”, ha giudicato oggi l’agenzia ufficiale Xinhua.
Un fallimento che potrebbe influire sul “benessere di centinaia di milioni di famiglie negli Stati Uniti e all’estero”, ha avvertito l’agenzia.