Roma – Crescita economica francese stagnante nel secondo trimestre del 2011. La variazione del Pil nel periodo aprile-giugno è stata nulla (0%), rispetto a una crescita dello 0,9% nel primo trimestre. Le cause andrebbero ricercate nel calo dei consumi delle famiglie (-0,7%), segnale preoccupante visto che rispetto ad altri paesi come la Germania, la Francia conta per gran parte del Pil sulla domanda interna.
Non sta andando certo molto meglio da luglio. Per il terzo trimestre le stime sono per un aumento del Pil di un misero +0,2%.
Con la Bce che in settimana sia è mossa per difendere i titoli di debito di Italia e Spagna, il mercato ha concentrato la sua furia sulla Francia. Il dato di giornata non fa altro che aumentare la pressione sul governo, impegnato a tagliare la spesa per ridare maggiore fiducia agli investitori sull’intenzione di rispettare gli obiettivi di riduzione del debito.
Non se la passa tanto meglio il Giappone. Il governo nipponico ha tagliato le stime sulla crescita dell’economia per il 2011 di un punto percentuale, da +1,5% a +0,5%. Per il 2012 si attende invece una variazione tra il +2,7% e il +2,9%. Il paese ha un rapporto debito/Pil prossimo al 200% e un deficit di bilancio stimato al 3,1% nel 2011.