Siena – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato tedeschi e swap sono aumentati in un contesto di recupero delle borse. Gli spread dei titoli italiani e spagnoli vs quelli tedeschi sono calati rispetto la giornata precedente sul tratto decennale. Secondo Bloomberg, che cita 4 fonti anonime, la Bce avrebbe continuato a comprare i titoli di Italia e Spagna. Segnaliamo anche il forte calo dello spread Francia-Germania passato da 88 a 73pb sulla notizia di un incontro tra il presidente Sarkozy e la cancelliera tedesca Merkel il prossimo 16 agosto a Parigi per discutere della governance europea. Questa mattina gli spread sono in lieve aumento per Italia e Spagna e lieve calo per la Francia, in un contesto di partenza negativa delle borse. I tassi di mercato sono in lieve calo.
Secondo Wsj che cita un’intervista a Li Daokui, consigliere della banca centrale cinese, la Cina è intenzionata a continuare a comprare il debito dei paesi occidentali europei, ma in cambio chiede un impegno a lungo termine per risanare la situazione fiscale.
In un’intervista al Wsj, Mersch, membro BCE e governatore della banca centrale lussemburghese, si è dichiarato non entusiasta delle addizionali misure di stimolo da parte della BCE nonostante le recenti turbolenze nei mercati globali. Ha aggiunto di non vedere il rischio di un ritorno in recessione. Per cercare di stabilizzare i mercati azionari dopo la recente elevata volatilità, l’ESMA (European Securities and Markets Authority) ha annunciato che le autorità nazionali di Francia, Italia, Spagna e Belgio vieteranno da oggi le vendite allo scoperto in base alle modalità indicate dalle singole autorità nazionali.
Sul fronte macro questa mattina è risultato deludente il Pil francese relativo al secondo trimestre. Il dato preliminare era atteso crescere dello 0,3% t/t ma è invece risultato nullo su base trimestrale (0%) ed in rialzo dell’1,6% su base annua, anziché del 2% atteso dal consenso degli analisti di Bloomberg. Solamente gli investimenti hanno dato un contributo positivo mentre i consumi delle famiglie e le esportazioni sono stati deludenti.
Negli Usa la giornata di ieri ha visto tassi di mercato stabili sulla parte a breve, mentre la parte ha lunga ha registrato un sensibile rialzo penalizzata dal clima più positivo tra gli operatori e dall’andamento debole dell’asta su titoli a 30 anni per 16 Mld$. Il basso livello di tasso raggiunto su tale comparto negli ultimi giorni ha infatti portato gli operatori ad una bassa domanda in sede di asta, con il bid to cover che si è attestato sui minimi da febbraio 2009. Debole è risultata anche essere la domanda da parte degli indirect bidder, categoria di investitori nella quale rientrano anche le banche centrali.
Sul fronte azionario, l’indice S&P 500 ha registrato un rialzo superiore al 4% guidato soprattutto dal comparto finanziario e dalle materie prime. Il dato migliore delle attese sulle richieste di sussidi alla disoccupazione sembra aver dato maggiore fiducia agli operatori che continueranno a concentrare la propria attenzione su qualsiasi dato macro pubblicato nei prossimi giorni al fine di ottenere indicazioni sull’andamento dell’economia per la seconda parte dell’anno.
Oggi sono attesi i dati sulle vendite al dettaglio di luglio e il dato preliminare della fiducia dei consumatori dell’università del Michigan di agosto.
Valute: prosegue l’andamento laterale per l’euro/dollaro che anche nella sessione di ieri non è riuscito a prendere una direzione precisa. Il deludente dato sul Pil francese del secondo trimestre e la partenza negativa dei listini azionari ha spinto il cross in prossimità del supporto in area 1,41. Prima resistenza a 1,428.
Resta stabile lo yen in prossimità dei massimi storici verso dollaro (da monitorare il fondamentale supporto 76,25) e dei massimi da marzo verso euro. Verso la moneta unica oggi il supporto si colloca a 108 e la resistenza a 109,75. Il governo giapponese questa notte ha tagliato le stime sulla crescita nell’anno fiscale 2011 (che è iniziato ad aprile e terminerà il prossimo marzo) dall’1,5% allo 0,5%.
Nuovo massimo da 17 anni per lo yuan cinese vs dollaro.
Materie Prime: rialzo generalizzato delle commodity sulla scia del rimbalzo delle borse grazie ai dati migliori del previsto in arrivo dalle richieste dei sussidi di disoccupazione Usa. In controtendenza i metalli preziosi che sono stati venduti a causa della minore avversione al rischio. L’oro (-1,8%) inoltre ha risentito degli effetti negativi legati al rialzo dei margini da parte del CME.
In evidenza greggio Wti (+3,4%) ed i metalli industriali. Giornata positiva anche per gli agricoli dopo che il Dipartimento dell’Agricoltura (Usda) ha rivisto al ribasso le stime dei raccolti di mais, soia e grano negli Usa.
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