Bangkok – Listini asiatici in ribasso, scontano i cali dei futures sugli indici Usa, la debolezza degli utili societari e dei dati economici. Non bastano i forti rialzi di Wall Street a rassicurare gli investitori nella regione. Eurodollaro a $1,4407.
I futures sull’indice S&P500 segnalano una correzione e estendono il clima negativo in Asia. Vista la debolezza dei dati macro di ieri, dal settore immobiliare e manifatturiero americano, gli investitori continuano a guardare con attenzione al meeting di venerdì a Jackson Hole, dove la Fed potrebbe annunciare delle nuove misure per ravvivare l’economia americana.
Nel mentre, i metalli preziosi perdono la spinta degli ultimi giorni, e dopo che l’oro è salito attorno ai $1.920 l’oncia, ritraccia sui $1.850. Energetici poco variati. Nel valutario il movimento più significativo vede in apprezzamento aussie e kiwi, ovvero dollaro australiano e neozelandese.
Yen giapponese in rialzo, nonostante le misure adottate dal paese per aiutare le società a far fronte alla forza della valuta. In giornata la società di rating Moody’s è intervenuta tagliando il rating nipponico di un notch, ad AA3, citando il continuo accumulo di debito dal 2009 e i continui cambi al vertice al governo che hanno impedito l’implementazione di politiche economiche e fiscali efficaci e di lungo periodo.
Asia: l’indice Dow Jones Asian Titans della regione perde l’1,46%. Nikkei (-1,07% in chiusura), Seul (-0,88%), Sydney (-0,08%), Hong Kong (-1,23%), Shanghai (-0,01%), Singapore (-0,69%).
Tra le commodities energetici poco variati, in calo i preziosi: Wti ($85,34, -0,12%), Brent ($109,26, -0,05%), oro ($1.850,6, -0,57%), argento ($41,9, -0,92%) e rame ($3,992, -0,1%).
Valutario: eurodollaro in calo a $1,4407 (-0,17%). Yen giapponese contro euro a ¥110,42 (-0,24%), contro dollaro a ¥76,64 (-0,078). Franco svizzero sull’euro a CHF1,1425 (-0,1%). Forte apprezzamento del dollaro australiano e neozelandese sul biglietto verde, rispettivamente a $1,0481 (-0,38%) e a $0,8282 (-0,8%).
I futures sull’indice S&P500 cedono 8 punti (0,69%) a 1.150,5 punti. Rendimenti dei Treasury a 10 anni in calo di 2 pb al 2,128%.
“Il mercato continua a guardare al meeting di venerdì a Jackson Hole, con gli investitori che attendono delle risposte dai politici su cosa intendono fare per risolvere il problema del debito in Europa e bassa crescita economica negli Stati Uniti”, ha detto al Wall Street Journal Cameron Bagrie, economista capo di ANZ Bank. “L’attenzione verrà concentrata sul discorso di Bernanke sull’economia Usa”.
“Non c’è dubbio che la Fed darà segnali di essere pronta a fare tutto il necessario per supportare la crescita”, ha detto a Bloomberg Stephen Halmarick, a capo delle ricerche di mercato e investimento per Colonial First State Global Asset Management. “Ma il mercato azionario rimarrà volatile perché è ormai chiaro che la crescita economica nei paesi industrializzati sta rallentando”.