Ericsson (ERICY), la societa’ leader al mondo nel settore delle infrastrutture per la telefonia mobile, perde questa mattina a New York oltre il 10% dopo aver rivisto in negativo le stime sugli utili per l’intero anno 2000 a causa delle perdite registrate nel corso del terzo trimestre nella divisione telefoni cellulari.
Il colosso europeo ha chiuso il trimestre con un utile netto di 4,37 miliardi di corone svedesi (pari a €512 milioni), in rialzo del 67% rispetto ai $2,61 miliardi di corone dello stesso periodo del 1999.
Le perdite per la divisione di telefoni cellulari si sono attestate a 4,1 miliardi di corone svedesi (o €480 milioni), al di sopra delle aspettative degli analisti e in forte rialzo rispetto alle perdite operative di 619 milioni di corone (pari €72,60 milioni) del terzo trimestre dello scorso anno.
Per fine 2000 si attende una perdita operativa di 5,9 miliardi di corone svedesi (o €695 milioni), nonostante i buoni risultati dei primi nove mesi dell’anno.
Il gruppo svedese conta su un ritorno alla redditività del segmento nel secondo trimestre del 2001. Per ridurre i costi, Ericsson ha deciso di trasferire tutte le sue attività di produzione di telefoni cellulari, ora in Svezia e negli Stati Uniti, a impianti a basso costo in Asia, America del Sud e Europa dell’Est.
“Non abbiamo nessuna intenzione di abbandonare la produzione di telefoni cellulari – ha detto Kurt Hellstrom, direttore generale di Ericsson – Il programma di ristrutturazione del settore dovrebbe produrre i primi effetti proprio nel corso del 2001”.
A seguito della notizia, la banca d’affari Lehman Brothers ha ridotto il rating della societa’ da ‘Buy’ a ‘Outperform’ abbasandone il target sul prezzo da $27 a $14.
Il titolo Ericsson, che a seguito della notizia segnava nelle contrattazioni elettroniche che precedono l’apertura di borsa a Wall Street una cessione del 20%, perde ora l’11,16% a quota $12.